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Italia e Israele: via libera a SHALOM

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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'La chiave del nostro successo è la fiducia reciproca: non potremmo scambiare le nostre tecnologie, il nostro know-how e le nostre esperienze se non fossimo assolutamente sicuri della fiducia reciproca che esiste e continuerà ad esistere fra i nostri Paesi e fra i nostri popoli'': con queste parole il ministro degli Esteri Franco Frattini ha aperto ieri all’Ambasciata italiana di Tel Aviv il 'Forum italo-israeliano della scienza'.

Nel corso dell’incontro, al quale il premio Nobel Rita Levi Montalcini ha voluto inviare il suo caloroso saluto,  le Agenzie Spaziali dei due paesi (ASI e ISA)  hanno annunciato alla qualificata platea di rappresentanti del mondo dell’Università e dell’Industria di Israele la firma dell'intesa raggiunta sul progetto SHALOM. Si tratta di un programma per la realizzazione di due Satelliti con tecnologia congiunta nell’osservazione della Terra iperspettrale: occuperanno la stessa orbita di Cosmo SkyMed e quindi integreranno le osservazioni radar con osservazioni nell’infrarosso visibile ed ultravioletto.

Questo accordo – ha commentato il presidente dell’ASI Enrico Saggese a Tel Aviv – “consentirà la piena integrazione delle tecnologie italiane ed israeliane, entrambe essenziali per la creazione di due satelliti di media dimensione le cui specifiche tecniche di dettaglio saranno stabilite da un gruppo tecnico-scientifico congiunto italo-israeliano”. L’accordo  segna un altro importante passo in avanti nel percorso di cooperazione spaziale tra i due paesi, avviato nel gennaio  2009 con l'incontro di ASI e ISA col presidente Shimon Peres a Gerusalemme e proseguito – anche attraverso la firma della “Dichiarazione congiunta” a Roma il 20 marzo 2009, con il coinvolgimento delle comunita' scientiche ed  industriali dei due paesi. ''Non è un caso – ha sottolineato il ministro Frattini, in Medio Oriente per una missione di tre giorni – che l’Italia sia il primo partner di Israele fra i Paesi europei nel campo della cooperazione scientifica, e sia secondo solo agli Stati Uniti''.

Fonte: ASI

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