ISS Daily Report Martedì 09 Novembre 2010
Esattamente 43 anni fa, NASA lanciava Apollo 4, il primo di una serie di voli che utilizzarono uno dei migliori lanciatori che abbiano mai volato, il Saturno V. Quello di Apollo 4 è stato il lancio che ha battezzato il Launch Complex 39, fatto apposta per il Saturno. Fu la prima volta per il terzo stadio ad eseguire una riaccensione in orbita e la prima volta che una capsula Apollo rientrava in atmosfera, con una velocità molto simile a quella che avrebbe avuto su una traiettoria da rientro lunare. Per questo primo volo, furono eseguite 4098 registrazioni strumentali, tra capsula e lanciatore.
A bordo della Stazione, Kaleri aveva in programma il completo check della ASU/toilet nel modulo SM e dei suoi collegamenti. Successivamente in coppia con Wheelock, hanno lavorato al TVIS e utilizzato pure un microfono collegato alla struttura per il rivelamento della rumosità prodotta. Il rumore è stato infatti notato l’altra sera, durante un prova di funzionamento a vuoto. Questo il motivo, per cui TVIS al momento resta fuori servizio, fino al necessario chiarimento.
Scott Kelly e Shannon hanno riservato circa 3 ore e mezza per allestire l’area di lavoro in KIBO, allo scopo di avviare una nuova sessione di SPHERES, successivamente condotta e terminata positivamente, sia per quanto riguarda il volo in formazione che per l’interazione umana. Una preparata l’area, i 3 microsatelliti sono stati programmati con le nuove istruzioni e attivati dal laptop adibito a stazione di comando. Si ricorda che i tre satelliti hanno le dimensioni di una palla da bowling e che possono essere programmati di volta in volta, con vari algoritmi da sperimentare. Ogni microsatellite ha 12 thrusters per il controllo di volo e un serbatoio di CO2 come propellente oltre a segnalatori/sensori di navigazione.
Wheelock ha condotto un’altrettanto lunga IFM (inflight maintenance) in Nodo2, in cui ha cercato la causa della riduzione della circolazione dell’aria in prossimita del CQ S5 (Crew Quarters) individuando poi il flusso d’aria corretto e quindi quale dei due rami (presa di immissione e presa uscita) aveva dei problemi. Per far ciò Wheelock non ha fatto altro che coprire il sensore che controlla il flusso d’aria in uscita, per creare un falso allarme. Se non fosse accaduto nulla il problema sarebbe stato del flusso in uscita, se fosse partito un “dual fan failure warning” il colpevole sarebbe stato il ramo di immissione.
All’interno di Sojuz TMA-01M/24S, Kaleri ha eseguito diverse ricerche e prove sul convertitore Analogico/Digitale della consolle Neptune, che ha avuto qualche problema di funzionamento durante l’ascesa. Dotato di multimetro, le ricerche sono andate dal box fusibili, ai connettori e punti di controllo dell’alimentatore (gli specialisti russi hanno motivo di credere che il problema sia in quest’area).
Al termine della giornata i tre astronauti russi hanno riservato un’ora per un’attività commemorativa, in onore all’organizzazione: Young Cosmonauts organization of Chuvashia (Chuvash Republic).