Presso la clean-room della Lockheed Martin a Denver è stata completata l’integrazione dello strumento Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper) fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana. Jiram, che volerà sulla sonda Juno della NASA, ha superato brillantemente tutti i test funzionali. Lo strumento, sviluppato nell’ambito della Direzione Tecnica dell’ASI, ha rispettato appieno gli stringenti vincoli temporali di consegna a JPL/NASA e i costi preventivati.
Lo strumento, che permette di acquisire simultaneamente immagini ed informazioni spettrali nell’infrarosso attraverso l’uso di un doppio piano focale, è dotato di uno specchio di de-spinning in grado di compensare la rotazione dello spacecraft. Gli obiettivi scientifici di Jiram, sono legati alla comprensione della dinamica e della composizione chimica delle zone “aurorali” di Giove e, in generale, allo studio della composizione della sua atmosfera.
Il lancio è previsto per Agosto 2011; Juno raggiungerà dopo 5 anni il più grande pianeta del Sistema Solare, accumulando dati sui poli, sulle aurore, sulle caratteristiche dinamiche dell’atmosfera e sulle proprietà gravitazionali del pianeta, rendendo così possibile una più ampia conoscenza della composizione del pianeta Giove e dei processi di formazione, fornendo importanti contributi sulla formazione dell’intero Sistema Solare.
“Complimenti ai team dell’ASI, dell’industria e degli istituti scientifici per l’ottimo lavoro svolto fino ad ora, che sicuramente confermerà l’eccellenza raggiunta anche durante le fasi operative attorno a Giove: Jiram rappresenta infatti il primo spettrometro ad immagine, associato ad una camera nel range dell’infrarosso, presente su un satellite spinning” ha detto la responsabile dell’Esplorazione ed Osservazione dell’Universo dell’ASI, dottoressa Barbara Negri.
“Abbiamo raggiunto un risultato eccellente: ringrazio sia la Selex-Galileo che ha confermato, ancora una volta, l’altissima competenza e professionalità dimostrata in questi tre anni che i componenti del Team scentifico dell’INAF”, sottolinea l’ingegner R. Formaro, Responsabile del Programma Jiram.
Lo strumento Jiram si aggiunge al payload KaT (Ka-Band Translator), il cui primo modello è stato consegnato in Aprile 2010, con il quale sarà effettuato l’esperimento di radio-scienza che permetterà di conoscere la composizione interna del pianeta oltre che contribuire allo studio del campo gravitazionale di Giove. Lo strumento è stato realizzato da Thales Alenia Space Italia con il supporto del team scientifico sella Università di Roma.
Fonte: ASI