Iniziati i test di pressurizzazione al GTA di Orion

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Sono iniziati i primi test al Ground Test Article della capsula Orion, si tratta dei test di pressurizzazione della prima struttura realizzata in tutto e per tutto uguale a quella destinata al volo.
Al Michoud Assembly Facility in Louisiana sul GTA appena terminato nella sua parte strutturale sono in corso cicli di pressurizzazione via via più intensi in modo da testarne la tenuta e la resistenza strutturale.

Lo sviluppo di Orion è attualmente al suo culmine, con il passaggio lo scorso Giugno della prima Safety Review con il raggiungimento di tutti i requisiti per la certificazione al volo umano imposti dalla NASA sia per il volo in LEO che per i viaggi lunari, si procede ora alla
validazione e alla lunga serie di test che valideranno il progetto della capsula.

Con la capsula già cablata di tutta la sensoristica per la rilevazione degli sforzi strutturali in fase di pressurizzazione i test si articoleranno principalmente in due fasi e avranno lo scopo di validare la struttura realizzata ed evitare problemi sia di sovra- che di sotto-dimensionamento.
La struttura verrà pressurizzata per step incrementali in modo da bloccare il test nel caso la struttura non rispondesse come previsto.
Nella prima fase la pressurizzazione sarà a livelli medio-bassi e servirà al controllo di tenuta dei simulatori utilizzati al posto di portelli e finestrini, successivamente, nella seconda fase, verrà incrementata arrivando al termine ad una pressione differenziale di 1.5atm, ben al di sopra di quanto incontrerà operativamente.

Al termine di questo ciclo il GTA verrà ritrasportato nell’area di assemblaggio dove proseguirà l’integrazione con le rimanenti parti e sistemi. Nell’autunno verrà installato lo scudo termico, i sistemi o i mockup di essi, compresi: cockpit, paracadute, equipaggiamenti, batterie, thruster, astronauti e tutti i sistemi fino a ricalcare nella maniera più fedele possibile la configurazione di volo.
Al termine dell’autunno, la capsula ormai completa, verrà trasportata da Michoud agli stabilimenti Lockheed Martin di Denver dove inizieranno i test prestazionali, ovvero quelli acustici, vibrazionali, termici e ambientali.
Tutto il processo servirà per validare sia la progettazione della capsula vera e propria sia gli strumenti e le procedure di produzione che potranno così passare alla realizzazione delle capsule destinate al volo.

Fonte: NASA

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.