Presso lo Space Industry Research and Test Center (NITs RKP) nella regione di Mosca, è iniziata la scorsa settimana la seconda fase di test a freddo dell’URM-2 (Universal Rocket Module) del nuovo vettore modulare russo Angara.
Chiamata “hydrostatic flow tests” questa sessione servirà a verificare l’affidabilità e la performance del sistema pneumatico ed idraulico di carico dei propellenti per il secondo stadio.
La procedura prevede tre drenaggi veloci ed uno completo per entrambi i serbatoi (RP-1 e LOX).
Saranno verificati inotre i sistemi di monitoraggio e controllo della temperatura e tutto l’impianto antincendio.
Si tratta di test molto delicati in quanto tutti le procedure ed i sistemi adottati sono stati sviluppati secondo simulazioni e calcoli teorici e che quindi verranno affinati proprio durante queste sessioni pratiche.
Già nel 2009, presso lo stesso NITs RKP, si erano svolti gli stessi test a freddo sul primo stadio del “core” di Angara, l’URM-1, che completò ottimamente tutte le procedure cui fu sottoposto.
Dopo che verranno analizzati tutti i dati raccolti si passerà alla fase successiva di test a caldo, con l’accensione dell’URM-2, che ad oggi è prevista per l’inizio dell’autunno.
Fonte: Roscosmos