ISS Daily Report Martedì 18 Maggio 2010
Fligt Day 5 per STS-132 Atlantis.
Il nuovo modulo russo MRM1 è stato trasferito dalla stiva di Atlantis alla ISS e agganciato al boccaporto nadir del modulo FGB, senza nessun intoppo. Il brillante trasferimento è stato operato dall’equipaggio dello Shuttle:
* il comandante Ken Ham e il pilota Tony Antonelli, al controllo del braccio SRMS dello Shuttle, hanno agganciato “Rassvet” alle 5:51 am, per un primo trasferimento in posizione di parcheggio.
* Mission Specialist-4 Piers Sellers e MS1 Garrett Reisman operando con SSRMS lo hanno preso in carico e poi spostato davanti al boccaporto nadir di destinazione, in posizione di pre-docking.
* l’attività di docking sono state attentamente seguite da Oleg Kotov presente in Cupola e da Skvortsov che si trovava all’interno del modulo SM e seguiva il tutto via video.
* l’estensione della sonda docking è stata completata alle 7:49 pm seguita poi dall’aggancio fisico a FGB, e da lì a poco dalla chiusura dei ganci guida e di sicurezza. Come per tutti gli altri veicoli russi, anche MRM1 utilizza il classico dispositivo StM (comune a Sojuz e Progress).
Affinché Kotov potesse coordinare da Cupola, uno dei laptop russi era stato configurato in modo da poter operare dall’interno di Cupola, stendendo vari collegamenti e cablaggi.
Da parte sua Skovortsov ha tenuto sotto controllo anche la strumentazione IZGIB ed eseguito varie operazioni di controllo strutturale.
Nel corso della giornata, Skvortsov e Kornienko si sono occupati anche del payload KPT, raccogliendo inoltre diversi campioni all’interno del modulo SM, dal momento che dietro alcuni pannelli è stata trovata una discreta crescita di microflora. I due astronauti russi a questo punto hanno utilizzato un nuovo strumento, il Piren, oltre ad un igrometro per identificare potenziali aree soggette a condensa. Le misurazioni si rendono necessarie per verificare il rateo di crescita della microflora che potrebbe creare dei problemi di corrosione alla paratia del modulo SM. Si tratta quindi, di comprendere il fenomeno allo scopo per estendere in futuro la vita della Stazione.
Piren è un video endoscopio con sensore, che e compreso nella strumentazione utile alla ricerca di piccolissime falle all’interno degli scafi.
L’obiettivo di questo payload KPT è di misurare parametri ambientali (temperatura umidità flusso dell’aria) nonché la temperatura di superficie delle pareti del modulo, oltre ad altre aree suscettibili di microdistruzioni dovute a corrosione, soprattutto prima e dopo l’insolazione (cioè nei cicli di giorno/notte). L’attrezzatura difatti comprende: termometro a infrarossi, termoigrometro, anemometro e analizzatore a ultrasuoni.
– alle 2:45 pm Tracy e Soichi riuniti con l’equipaggio dello Shuttle, hanno dedicato un’ora per il ripasso delle procedure di EVA2, programmata per domani mattina alle 7:50 am.
– alle 6:20, Bowen EV2 e Good EV3, hanno iniziato il loro campout entrando nel US Airlock dove passeranno la notte.
EVA-1 SGANT: durante EVA1, l’equipaggio ha incontrato un problema tra il disco e l’albero di sostegno dell’antenna (1 mm di divario). La causa sembra sia dovuto al fatto che i due componenti non erano in equilibrio termico. Impatti di durata su EVA3 e operazioni pianificate sono in corso di valutazione.
EVA-2 LDRI Cable Fix: come nuova attività di 30min è stata aggiunta a EVA2 di domani, si cercherà infatti di sistemare il cavo del sensore pizzicato dello Shuttle LDRI (laser Dynamic Range Imager) liberandolo e installando una fascetta per tenerlo al suo posto. L’astronauta incaricato aspetterà sulla sua piattaforma APRF (Articulated Portable Foot Restraint) e attenderà che il SRMS/OBSS gli verrà messo di fronte all’altezza dell’area da sistemare.