ISS Daily Report Giovedì 27 Maggio 2010
Per il loro rientro a Terra, previsto per la prossima settimana Soichi, Creamer e Kotov hanno provato le loro tute Kentavr (da non confondere con le Pinguin o le Chibis) per una verifica generale. Si tratta di una protezione anti-G per facilitare il rientro dopo lunghi periodi in orbita. Inoltre gli astronauti russi vengono sottoposti ad un dosaggio di additivi che si presentano sottoforma di tavolette, da assumere durante la colazione e durante il pranzo. Ogni volta vanno accompagnate con almeno 300 ml di acqua o altri fluidi.
I sei membri dell’equipaggio si sono riuniti per le obbligatorie attività riguardo il Crew Safety Handover per familiarizzare con le procedure di sicurezza, le modalità di abbandono della Stazione, le priorità e i ruoli di equipaggio1 (primario) e di equipaggio 2. Gli argomenti principali di questa esercitazione sono:
* azioni da eseguire in emergenza, equipaggiamento individuale, ruoli e responsabilità per le 4 categorie quali – depressurizzazione – incendio – contaminazione di ammoniaca – contaminazione di altri agenti tossici.
* ispezioni veicoli di salvataggio, docking e undocking
* evacuazione nei veicoli
* sistemi di supporto vitale
* computers
* comunicazioni
* equipaggiamento medico
* materiali a supporto
* IVA in emergenza
* status magazzino dei materiali di necessità
All’interno della Stazione ci sono due possibili livelli di tossicità da inquinamento chimico: due fonti sono il circuito di raffreddamento termico e l’attrezzatura Vozdukh (livello 4), e 7 fonti (di livello 2) in cui troviamo come principali Elektron, cartucce METOX, cartucce LiOH e batterie.
Oleg ha configurato il laptop RSE1 per un secondo giro di attività per ASN-M Satellite Navigation System che servirà per il secondo ATV (Automated Transfer Vehicle).
Con le comunicazioni STTS temporaneamente configurate per lavorare in MRM2, Mikhail Kornienko ha trasferito l’esperimento MEMBRANA in Poisk, ha allestito quanto necessario e ha dato inizio all’esperimento, supportato da remoto dagli specialisti. Obiettivo dell’esperimento è di studiare nuove capacità tecnologiche per generare strutture porose con un alto grado di uniformità e distribuzione spaziale (basato sul processo di convezione turbolenta priva di cambiamenti di fase in microgravità). Ci si attende la produzione di materiali polimerici porosi.