STS-132: FD2
L’equipaggio dell’Atlantis è stato svegliato alle 10:20 italiane di oggi per dare inizio alla prima giornata intera nello spazio di STS-132.
L’obiettivo principale della giornata è stata l’ispezione strumentale dei bordi d’ala e del nose cap della navetta tramite l’Orbiter Boom Sensor System agganciato al Canadarm dello Shuttle.
Purtroppo un cavo difettoso ha precluso l’utilizzo del Laser Dynamic Range Imager e dell’Intensified TV Camera dell’OBSS. Ciò ha costretto i responsabili della missione a chiedere all’equipaggio di utilizzare il Sensor Package n°2, composto dal Laser Camera System e da una camera digitale. Questo sistema ha un potere risolutivo inferiore e quindi ha obbligato gli astronauti a svolgere buona parte delle ispezioni nella parte illuminata del tragitto orbitale. Inoltre, alcune ispezioni di importanza relativa, verranno effettuate dopo il docking con la Stazione Spaziale Internazionale.
Tutti i dati e le immagini registrate nel corso di queste ispezioni verranno inviate agli ingegneri di Houston che le valuteranno attentamente nel corso di una procedura che durerà circa due giorni.
Nel frattempo, lo Space Station Ballistics Officer sta continuando a valutare un detrito orbitale che potrebbe interessare il percorso dell’ISS. Al momento però, esso sembra allontanarsi dalla Stazione, per cui la possibilità di una Debris Avoidance Manoeuvre sembra lontana. Qualora invece essa dovesse rendersi necessaria, verrà effettuata tramite i motori della Progress 37 agganciata all’ISS.
Mentre una parte dell’equipaggio era alle prese con le ispezioni esterne, gli spacewalkers dell’STS-132 hanno controllato il funzionamento ed i settaggi delle proprie tute EMU da attività extraveicolare, che verranno trasferite sull’ISS domani, dopo il docking.
Nell’ambito dei preparativi per la manovra di aggancio, è stata installata come di consueto la telecamera centrale nell’Orbiter Docking System. Essa aiuterà il comandante Ken Ham durante le fasi di approccio all’avamposto orbitale.
Infine è stato esteso l’anello di aggancio che collegherà fisicamente il boccaporto di attracco dell’Atlantis al modulo Harmony della Stazione Spaziale.
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