Il James Webb Space Telescope della NASA ha superato la MCDR
Il James Webb Space Telescope della NASA ha superato un altro ostacolo nell’articolato cammino che lo porterà all’inizio della sua missione. L’osservatorio integrato ha superato la Mission Critical Design Review (MCDR), e questo significa che il satellite potrà soddisfare tutti i requisiti sia scientifici che ingegneristici prefissati per la sua missione.
Nella nota ufficiale della NASA viene riportata la felicità del Webb telescope program scientist Eric Smith del quartier generale della NASA di Washington: “Sono lieto per questa notizia ed orgoglioso di questi grandi risultati tecnici. Il team indipendente che ha svolto la review ha confermato la bontà dei progetti, dell’hardware e delle procedure di testing consentendo al successore scientifico del telescopio spaziale Hubble di fare un altro grande progresso.”
La missione del telescopio Webb è gestita dal Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Maryland, mentre la sua progettazione e sviluppo sono opera della Northrop Grumman di Redondo Beach, California.
Anche la Northrop Grumman Space Systems, per voce del suo sector vice president e general manager David DiCarlo ha manifestato il proprio pensiero in merito al risultato della MCDR: “Questo fondamentale risultato progettuale è la chiave di volta di un intenso e focalizzato sforzo operato dalla NASA, dalla Northrop Grumman e dagli altri membri del team programmatico. Siamo sempre stati sicuri del fatto che il nostro progetto dell’osservatorio avrebbe incontrato gli obiettivi di questa missione scientifica pionieristica, la MCDR dimostra questo fatto, oltre la qualità della nostra stretta partnership con la NASA.”
La MCDR comprende tutte le passate revisioni progettuali inclusa la Integrated Science Instrument Module review del Marzo del 2009, l’Optical Telescope Element review dell’Ottobre 2009 e la Sunshield review completata nel Gennaio 2010. Nei prossimi mesi verrà rivista anche la tabella di marcia progettuale, mentre la progettazione vera e propria del satellite, che aveva passato una revisione preliminare nel 2009, continuerà il suo cammino verso la sua approvazione finale prevista per l’anno venturo.
La review unisce di fatto diversi strumenti multipli sia analitici che per il modeling. A causa delle dimensioni finali dell’osservatorio, che ne impediscono la validazione tramite le strutture di testing esistenti, si stanno integrando dei complessi modelli simulanti il comportamento del telescopio durante il lancio e nell’ambiente spaziale. Questi modelli sono poi comparati con i risultati di tests e review precedenti svolti sui componenti dell’osservatorio.
Benché la MCDR abbia approvato il design del telescopio dando la conseguente via libera alla sua costruzione, da diversi anni sono in corso degli sviluppi hardware sui segmenti dello specchio.
Diciotto segmenti dello specchio primario sono attualmente sottoposti al processo di lucidatura e di verifica presso la Ball Aerospace & Technologies Corp. di Boulder, Colorado. La Alliant Techsystems (ATK) di Magna, Utah, sta costruendo la struttura che supporterà questi segmenti.
Durante questo mese di Aprile, la ITT Corp. di Rochester, N.Y., ha dimostrato la funzionalità del dispositivo robotico per il posizionamento dei segmenti. Essi dovranno essere piazzati con una precisione pari ad una frazione della larghezza di un capello. All’inizio di quest’anno è stato realizzato, e quindi sottoposto alla fase di tests, anche lo schermo solare del telescopio.
I tre elementi principali di Webb; l’Integrated Science Instrument Module, l’Optical Telescope Element e lo spacecraft stesso, verranno prodotti, verificati e testati prima della loro spedizione per l’integrazione ed il testing finali previsti per il 2012.
Il telescopio Webb è il principale osservatorio spaziale della nuova generazione. Esso esplorerà i fenomeni spaziali dello spazio profondo; dalle galassie più distanti ai pianeti ed alle stelle vicine. Fornirà prove sulla formazione dell’Universo e sull’evoluzione del nostro sistema solare, dalla prima luce del Big Bang alla formazione di sistemi stellari in grado di supportare la vita su pianeti simili alla Terra.
Webb è un progetto congiunto fra la NASA, l’ESA e la Canadian Space Agency.
Fonte: NASA.
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