Ratificato dal Kazakhstan l’accordo di affitto del cosmodromo di Bajkonur
Il Senato kazako, lo scorso Venerdì, ha ratificato un accordo risalente al 2004 per l’estensione dell’utilizzo da parte della Russia del centro spaziale di Bajkonur in Kazakhstan, secondo quanto riferito da un corrispondente della RIA Novosti.
L’accordo che venne siglato ad Astana il 9 Gennaio 2004 estende l’utilizzo delle strutture del centro spaziale da parte della Russia fino al 2050, mentre la ratifica ha succeduto le minacce russe di sospendere gli altri progetti spaziali con il Kazakhstan, secondo quanto dichiarato dall’ex cosmonauta Talgat Musabayev, capo dell’agenzia spaziale Kazaka, Kazkosmos, all’apertura della sessione senatoriale.
Il cosmodromo di Bajkonur venne costruito in Kazakhstan negli anni ’50 dello scorso secolo, ed è il principale sito di lancio della corrente generazione di lanciatori russi. Nel 1994 la Russia ha stipulato un contratto di affitto per il sito a seguito del collasso dell’Unione Sovietica per una somma annuale di 115 milioni di Dollari. In aggiunta, la Russia versa 50 milioni di Dollari all’anno per la manutenzione delle strutture del centro spaziale.
Musabayev ha dichiarato che la ratifica dell’accordo assicurerà il successo dell’implementazione dei programmi spaziali a lungo termine presso il centro di Bajkonur, inclusi i lanci dei veicoli russi verso l’International Space Station.
Bajkonur è dotato di 15 pads di lancio per veicoli manned ed unmanned, e supporta o ha supportato la gestione ed il lancio dei vettori Sojuz, Proton, Tsyklon, Dnepr, Zenit e Buran.
La Russia ed il Kazakhstan stanno lavorando per la costruzione un nuovo sito di lancio sempre a Bajkonur, denominato Baiterek, per il lancio dei vettori Angara che saranno in grado di portare in LEO fino a 26 tonnellate di payload. A tale scopo le due nazioni, relativamente ad un accordo firmato nel 2004, hanno stanziato ciascuna una somma pari a 223 milioni di Dollari.
Fonte: RIA Novosti
Nell’immagine, (C) di S.P. Korolev RSC Energia, il decollo della Sojuz TMA-18 dello scorso 2 Aprile, dal cosmodromo di Bajkonur.
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