ISS Daily Report Giovedì 15 Aprile 2010
Lavorando in MRM2 (modulo Poisk), il comandante Kotov ha rimosso una guarnizione danneggiata del sistema passivo di docking. Ne ha quindi inserita una nuova, spingendola con le dita nella sua cava, e ripulendo poi il tutto. Kotov si è poi mosso all’interno della Sojuz TMA-18, attraccata al MRM2 per l’ispezione visiva del sensore di temperatura, del suo commutatore e della relativa unità di trasmissione telemetrica.
TJ Creamer ha lavorato su diversi laptops del gruppo SSC (Station Support Computer), che lo ha visto:
* sostituire un HHD su SSC4 (che poi è stato programmato da remoto per adeguarsi alla rete interna e al sistema di telemetria IWIS).
* collegare il SSC6 alla rete dopo aver parametrizzato il laptop
* assemblare un ultrabay Hard Drive per SSC5 da usare per il downlink dell’ultima ispezione dello scudo termico dello Shuttle. Ha quindi inserito un HD da 60 Gb.
* aggiornare il laptop SSC12 con un nuovo HD e scheda wireless.
Prima della disattivazione di MPLM Leonardo, Caldwell-Dyson ha recuperato anche sei maniglioni da utilizzare sulla Stazione. Caldwell-Dyson ha poi lavorato in Nodo3 all’UPA (Urine Processor Assembly) con TJ Cremaer e insieme hanno corretto il malfunzionamento di una valvola, sostituendola con una nuova.
Sempre Tracy si è occupata di aggiornare i sistemi di emergenza, come i respiratori (che servono in caso di perdite di ammoniaca) sui quali ha sostituito le lenti fresnel per tutti e dodici.
In LAB, Soichi ha lavorato all’allestimento di WORF, iniziando gli allacciamenti primari.
MPLM rinviata la separazione: in mattinata, dall’interno sono stati disattivati i sistemi di Leonardo. Tuttavia, a causa di un problema accorso alle unità di attracco CBM (Common Berthing Mechanism) e al relativo controller, la depressurizzazione del vestibolo è stata rinviata. Non c’era infatti tempo sufficiente per la restante parte del programma di lavoro, per occuparsi subito del problema. In seguito, ad un nuovo check si è scoperto che il problema era originato da un bullone motorizzato che risulta avere qualche problema. Gli specialisti sono al lavoro per analizzare l’anomalia e proporre una soluzione.
Valvola NTA: alla fine è stato deciso di non utilizzare gli specialisti di missione dello Shuttle per riparare la valvola inceppata (sul serbatoio ATA). L’intervento verrà eseguito in modo meno precipitoso dall’equipaggio della Stazione, con cui verrà organizzata una EVA con più calma.
Le analisi hanno evidenziato, che al momento l’angolo Beta solare in atto fornisce calore per mantenere una pressione sufficiente alla pompa di calore. Quindi si dovrebbero evitare quasi con certezza, interventi di bilanciamento di fluido dal serbatoio ATA (che comporterebbero il funzionamento della valvola inceppata, onde evitare un effetto cavitazione alla pompa).