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HST festeggia venti anni di operatività

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Era il 24 Aprile 1990 quando STS-31 decollò da Cape Canaveral; nella payload bay di Discovery trovava posto nientemeno che il Telescopio Spaziale Hubble.
Si trattò in realtà di un rinvio del lancio, inizialmente previsto nel 1986 e rimandato a causa del disastro del Challenger, avvenuto nel Gennaio dello stesso anno.

Il telescopio, dalle capacità senza precedenti, è diventato uno degli strumenti scientifici più importanti e maggiormente conosciuto.
Le scoperte e le immagini del cosmo riprese dal telescopio orbitante Hubble hanno letteralmente rivoluzionato diversi campi delle scienze e delle ricerche astronomiche, dalla planetologia alla cosmologia.
Le sue fotografie sono senza dubbio le più spettacolari.

La storia di Hubble è una delle più interessanti e avvincenti dell'era spaziale.
In questi due decenni, infatti, non sono mancati incidenti di percorso: a cominciare dallo specchio difettoso, mal calibrato, che durante i primi anni di vita del telescopio ne compromise seriamente le prestazioni, fornendo una vista annebbiata e qualità di ripresa assai scadente.
Le prime immagini riprese portarono grande sconforto tra gli astronomi e tutti i partecipanti al progetto, dato che erano fortemente distorte e fuori fuoco; neppure lunghe elaborazioni al computer potevano portare alla risoluzione e alle prestazioni previste sulla carta.
Fu poi scoperto che la Hughes Corporation, responsabile dello specchio principale, durante alcuni test di fabbricazione non aveva tenuto conto che la lente sarebbe stata usata nel vuoto e non in presenza di aria. La differenza dell'indice di rifrazione, appena 0,0003, bastò a causare gravi problemi.
Un altro specchio identico, che non soffriva del problema, era stato costruito da un'altra azienda prima del lancio, tuttavia fu il primo dei due ad equipaggiare HST.

Nel Dicembre 1993, decollò STS-61 la prima delle cinque missioni al servizio di Hubble.
Gli astronauti di Endeavour misero termine all'annoso problema dello specchio, installando l'ottica correttiva COSTAR (Corrective Optics Space Telescope Axial Replacement), che restituì al telescopio la qualità prevista in origine.

La dedizione e la costanza di scienziati, ingegneri e astronauti hanno permesso di aggiornare e potenziare sempre più le capacità di questo straordinario telescopio.
L'ultima missione di manutenzione e di servizio per Hubble (STS-125), svoltasi nel maggio 2009, ha reso Hubble un centinaio di vole più potente di quando fu lanciato.
La sua visione, ora più nitida che mai, continua a fornire agli studiosi e al pubblico suggestive immagini.

Tra le numerose scoperte in campo scientifico ricordiamo le eccezionali immagini della collisione della cometa Shoemaker-Levy 9 con il pianeta Giove nel 1994; la prima immagine raccolta da un telescopio ottico di un pianeta extra-solare (Fomalhaut b).
Hubble ha inoltre contribuito a raffinare le stime sull'età dell'Universo e ha fornito numerose conferme alle teorie sulle origini del cosmo e sulla materia oscura.
Ricordiamo l'importanza delle immagini "Hubble Deep Field" e "Hubble Ultra Deep Field", che rivelano galassie a miliardi di anni luce di distanza dalla Terra.
Ad oggi, Hubble ha osservato più di 30.000 obiettivi celesti e accumulato più di un milione e mezzo immagini nell'archivio della NASA.

Il suo destino è assicurato almeno fino al 2014, data in cui dovrebbe essere sostituito con il James Webb Space Telescope, che proseguirà nell'infrarosso lo straordinario lavoro di osservazione che Hubble ha svolto nel campo del visibile.

Questa nuova fotografia è stata dedicata al ventennio operativo del telescopio, rappresenta una piccola porzione della nebulosa Carina, nota regione per la nascita delle nuove stelle; assomiglia molto alla famosissima fotografia "Pillars of Creation" del 1995, ma è molto più nitida e affascinante grazie alla recente strumentazione installata lo scorso anno.

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