Scienziati russi hanno dichiarato che il satellite di ricerca Koronas-Foton può essere considerato definitivamente perso, a causa di problemi tecnici insorti a circa una nno dal lancio.
Il satellite, dedicato alle ricerche sul Sole, conosciuto anche come CORONAS-Photon (Complex Orbital Observations Near-Earth of Activity of the Sun) era stato lanciato in un’orbita operativa circolare, con un’altezza di 500Km, inclinata di 82,5° rispetto all’equatore, il 30 Gennaio 2009 dal poligono di Plesetsk, con l’ultimo Tsyklon-3 (derivato dell’ICBM R-36).
Il veicolo, pesante circa 1920 Kg, costruito dalla società NPP VNIIEM per conto dell’agenzia spaziale Russa (Roskosmos), era il terzo della serie; preceduto nel Marzo 1994 e nel Luglio 2001 da Koronas-I e Koronas-F.
Il satellite scientifico aveva dato segni di malfunzionamento sin dalla fine dell’anno scorso, quando un problema ai sistemi di alimentazione aveva causato un grave danno alle batterie; il 1 Dicembre 2009 il centro di controllo era stato costretto a disattivare la strumentazione di bordo.
“La sonda non ha funzionato per circa cinque mesi, e ora con una buona dose di certezza possiamo dichiarare la sua definitiva perdita” hanno detto gli esperti del Laboratory of X-Ray Astronomy of the Sun della Russian Academy of Sciences.
All’inizio di Aprile le batterie della sonda sarebbero dovute essere a ormai a pieno carico, ma ogni tentativo di contatto non ha prodotto buoni risultati.
Il satellite faceva parte del programma International Living With a Star Program (ILWS); avrebbe dovuto investigare l’accumulo di energia nell’atmosfera solare, avrebbe dovuto studiare la fisica delle particelle emesse dal Sole e le relazioni fra l’attività solare e le tempeste magnetiche terresti.
La missione era gestita dalla Agenzia Spaziale della Federazione Russa, Roscosmos, che prospettava un’operatività di almeno tre anni.
Fonte: RIA Novosti.