Al via i lavori di demolizione del Pad 39-B del KSC
Proseguendo con i lavori di adattamento ai razzi Ares delle strutture del Kennedy Space Center in Florida, la NASA ha dato il via libera alla demolizione di gran parte delle strutture del monte di lancio 39-B.
In particolare, saranno smontate le torri di servizio metalliche e la Rotating Service Structure, a loro volta realizzate con materiale costruito per le rampe 39-A e B nel contesto delle spedizioni Apollo, e saranno bonificate e demoliti alcuni serbatoi utilizzati per lo stoccaggio di combustibili tossici come l’idrazina e il tetrossido di azoto, impiegati nei razzi di manovra dello Space Shuttle.
Sebbene questi lavori siano stati previsti per consentire, come detto, i lanci dei razzi Ares, la recente decisione dell’amministrazione Obama di proporre un drastico taglio a questo programma lasciano il reale futuro utilizzo della rampa avvolto nel dubbio.
Il direttore del KSC, l’ex astronauta Bob Cabana, ha affermato in un recente articolo di SpaceFlightNow.com che il lavoro affidato alla ditta LVI Services Inc. di New York per 1,3 milioni di dollari, sarà propedeutico al lancio non già di un solo vettore, ma di una serie di vettori commerciali in ossequio alla visione che potrebbe emergere alla fine del 2010 se il piano Obabma/Bolden per la NASA sarà approvato senza modifiche dal Congresso.
L’azienda appaltatrice rimuoverà dal Pad anche una grande quantità di cablaggi in rame, divenuto un materiale di buon valore economico, ma per preservare la struttura portante in cemento e mattonelle refrattarie, nonchè i piloni parafulmine di recente costruzione, non utilizzerà esplosivi. Le strutture saranno invece fatte letteralmente a pezzi dalle maestranze, per poi essere smontate e asportate in modo molto controllato.
L’intervento della LVI Services Inc. dovrebbe concludersi entro 200 giorni, per cui, se i tempi saranno rispettati, entro la fine del 2010 l’aspetto del Pad 39-B sarà cambiato drasticamente.
Sono molti gli aspetti storici ed emotivi legati alle missioni decollate dalla rampa in via di dismissione: Apollo 10, Skylab 2, 3 e 4; Apollo Sojuz nel 1975; 53 lanci dello Shuttle, tra cui l’ultimo volo del Challenger; Ares 1-X lo scorso ottobre.
I lavori dovrebbero portare ad un Pad operativo entro il 2012, ma la totale incertezza legata all’evolversi della nuova proposta di bilancio NASA rende impossibile immaginare oggi un reale scenario di utilizzo.
In questo clima appare surreale un altro lavoro che viene comunque condotto al KSC, cioè il completamento di una nuova torre di lancio semovente alta circa 120 metri e delle strutture in rampa 39-B necessarie per accoglierla. Anche in questo caso Cabana ha spiegato come la torre di lancio nata per accomodare gli Ares 1 possa essere adattata per servire altri lanciatori.
Il refitting della rampa 39-B si completerà solo dopo l’approvazione definitiva dei nuovi programmi dei lanciatori, consentendo così la corretta riconfigurazione di apparati quali il “sound suppression system” (un sistema che utilizza acqua per attutire le vibrazioni e lo shock sonoro durante i decolli); gli impianti elettrici e di comunicazione; la messa nuovo delle taniche di ossigeno e idrogeno liquidi (che a differenza di quelle per l’idrazina e tetrossido di azoto non saranno rimosse) e i collegamenti idraulici per il trasporto dei combustibili nei razzi vettori.
Cabana ha inoltre dichiarato che si farà ogni sforzo per consentire il lancio di razzi Heavy Lift dalle rampe 39 del KSC anche in futuro.
Fonte Spaceflightnow.com/Stephen Clark
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