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Laboratorio ESA spostato dall’Olanda alla Spagna

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Lo scorso Giovedì è stato firmato un accordo per trasferire l’High-Power Radio Frequency Laboratory da ESTEC, in Olanda, a Valencia in Spagna.
Il laboratorio sarà ospitato dal Valencia Space Consortium (VSC), un’organizzazione non-profit istituita da due Università di Valencia, il Comune e il Governo Regionale. ESA e VSC contribuiranno con risorse simili al laboratorio, le cui attrezzature esistenti saranno trasferite in prestito alla nuova sede.
La firma è avvenuta durante una cerimonia tenutasi in ESTEC il 25 Marzo da parte di Michel Cortous, Direttore del Technical and Quality Management di ESA, e Francisco Camps Ortiz, Presidente del Governo Regionale di Valencia.

Tra gli altri partecipanti Alfonso Grau, il Sindaco del Comune di Valencia, Francisco Tomás Vert, Rettore dell’Università di Valencia, Francisco José Mora Más, Vice Rettore della Progettazione e Innovazione del Politecnico di Valencia e Ramón Saenz de Heredia, console di Spagna a L’Aia.

“L’High-Power Radio Frequency è un centro di eccellenza per l’Europa”, ha affermato il Direttore Courtois. “Le indagini specialistiche sugli effetti collaterali di segnali radio ad alta potenza nell’ambiente spaziale hanno fornito un supporto cruciale ai progetti ESA e dell’industria spaziale europea. Il trasferimento del Laboratorio a Valencia permetterà di aumentare l’efficacia del suo supporto, fornendo accesso a nuove strutture, risorse e competenze esistenti in loco. Inoltre consentirà di massimizzare il suo utilizzo, non solo per lo spazio ma estendendolo anche per altri campi hi-tech.”

L’impianto rappresenta l’ultima aggiunta alla rete ESA, diffusa in tutta Europa, di laboratori specialistici esterni come Spasolab in Spagna, Millilab in Finlandia, l’European Space Tribology Lab nel Regno Unito e il Microelectronics Technology Support Laboratory in Irlanda. Il Laboratorio sarà gestito da un team di tecnici di base supervisionati dall’attuale manager in ESTEC.

Le onde radio sono vitali per la comunicazione e lo scambio di dati con i veicoli spaziali, ma anche per le telecomunicazioni globali, i servizi di navigazione e studi scientifici della Terra e di altri pianeti. Le onde radio ad alta potenza possono però comportare problemi nello spazio.
“C’è una continua spinta verso l’utilizzo di frequenze e ampiezze di banda sempre maggiori”, afferma David Roboso, Manager dell’High-Power RF Laboratory. “Ogni nuova generazione di satelliti ha sistemi radio sempre più potenti. Quelli dei primi satelliti funzionavano con soli pochi Watt ciascuno, ma le grandi missioni di oggi operano a livelli di potenza migliaia di volte maggiori. Questa è la soglia oltre la quale possono accadere fenomeni nocivi.”

Negli scorsi 25 anni di attività il Laboratorio ha fornito supporto a molte missioni ESA, da ERS e Envisat a Galileo e Alphasat. In Aprile si concluderanno i suoi lavori in ESTEC proprio con una campagna di test su Alphasat, per poi ripartire in Luglio a Valencia.

Fonte: ESA

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