La NASA rilascia nuovi dettagli sul programma commerciale umano
Secondo il dettaglio della proposta di budget per il FY2011 rilasciato ieri, la NASA svilupperà il nuovo programma spaziale umano commerciale puntando su un gruppo di compagnie private, sià già affermate che emergenti.
Il nuovo programma si svilupperà secondo il modello già testato del programma COTS (Commercial Orbital Transportation Services), che negli anni scorsi ha visto SpaceX ed Orbital aggiudicarsi il contratto per il rifornimento cargo verso e da la ISS.
La NASA finanzierà i propri partners commerciali in base ai risultati ottenuti man mano che gli obbiettivi di sviluppo graduale verranno raggiunti, come in una gara vera e propria.
Già ad inizio febbraio cinque compagnie private hanno ricevuto fondi per un totale di 50M$ nell'ambito del programma CCDev (Commercial Crew Development), come approvato dal Congresso nel 2009.
Il programma CCDev terminerà alla fine di quest'anno e quindi inizierà la nuova gara d'appalto, come previsto dalla proposta di budget FY2011, per un totale di 6B$ per i prossimi 5 anni.
La data già annunciata del 2014 per l'inizio delle missioni commerciali però sembra fin troppo ottimistica in quanto per ora nessuna scadenza temporale è stata annunciata per la selezione delle aziende candidate.
Una differenzia sostanziale dal programma COTS, che puntava solo su piccole compagnie emergenti, sarà l'apertura anche a quelle di provata esperienza quali per esempio ULA (United Launch Alliance) che attualmente gestisce i lanci degli ATLAS-V e DELTA-II.
Questo programma includerà anche i vettori human-rated e lo sviluppo di capsule/spaziplani per il trasporto verso la ISS che possono essere integrate su più di un lanciatore.
Per quanto riguarda gli standard di sicurezza e la certificazione "Human Rated", una prima bozza di linee guida che dovranno essere rispettate dai partecipanti sarà già pronta entro la fine del 2010.
Lo scorso gennaio un rapporto della commissione ASAP (Aerospace Safety Advisory Panel) aveva posto seri dubbi sulla sicurezza di lanciatori diversi dall'allora prescelto Ares-I, per il trasporto in orbita di equipaggi.
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