Venerdi scorso il Ministro sloveno dell'educazione, scienza e tecnologia, Gregor Golobic ha firmato l'accordo "Plan for European Cooperating State (PECS)" che stabilirà le attività, i progetti ed il budget che la Slovenia fornirà come supporto all'Agenzia Spaziale Europea.
In particolare nei prossimi 5 anni l'attività cooperativa si concentrerà sul "Science and Robotic Exploration programme" dell'ESA.
L'incontro si è svolto presso il centro ESTEC di Noordwijk in Olanda, alla presenza di Peter Hulsroj, Director of Legal Affairs and External Relations dell'ESA.
La Slovenia diventa quindi il sesto paese cooperante insieme ad Ungheria, che è stata la prima nazione a firmare l'accordo nel 2003, Romania, Polonia, Estonia e Repubblica Ceca che però è diventata un membro ESA a tutti gli effetti.
I primi contatti risalgono al 2006, mentre nel 2008 la città di Portoroz ospitò la conferenza "Bridging the gap" organizzata dal Direttorato ESA per l'osservazione terrestre, inoltre l'anno successivo una delegazione di esperti europei visitò alcuni istituti di ricerca ed industrie locali coinvolte in ambito aerospaziale, tra cui la EMO Orodjarna che è fornitrice per il programma Ariane 5.
Nella storia dell'astronautica la Slovenia può vantare l'ingeniere missilistico Herman Potocnik (1892–1929), il primo a calcolare l'obita geostazionaria ed autore del libro "Das Problem der Befahrung des Weltraums – der Raketen-Motor (The Problem of Space Travel – The Rocket Motor)" del 1928, fu inoltre il primo a progettare una stazione spaziale a forma di ruota.
Fonte: ESA