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Mars Reconnaissance Orbiter è tornato operativo

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) è stato recentemente tolto dal "safe mode" nel quale era stato posto, a scopo precauzionale, dallo scorso Agosto.

Il MFT (Mission Flight Team) ha aggiornato con successo il software di bordo di MRO la scorsa settimana con una patch per prevenire futuri improvvisi reset del sistema di bordo, che a lungo andare avrebbero potuto provocare gravi malfunzionamenti, tra cui la perdita del controllo della sonda.
Questa settimana è stata inviata all'orbiter una lunga serie di comandi, per tentare un ritorno alla normale operatività in modo graduale; l'ultimo di questi prevedeva il ritorno alla modalità operativa nominale.
L'uplink dei nuovi file è iniziato il 30 Novembre scorso e si è concluso solo negli ultimi giorni.

I tecnici hanno pianificato di riattivare gli strumenti scientifici, riprendere le osservazioni e le attività di studio entro la prossima settimana; si avranno così a disposizione alcuni giorni per eseguire dei test e delle verifiche mirate a garantire il buon funzionamento della sonda in orbita marziana.

MRO era entrato in modalità "safe mode" (attività ridotta al minimo) il 26 Agosto scorso, dopo che si era verificato il quarto reset dei computer di bordo dall'inizio dell'anno.
Sebbene MRO avesse ripreso il normale funzionamento alcuni giorni dopo i precedenti eventi (23 Feb. – 4 Giu. – 6 Ago.), questa volta, i responsabili della missione hanno deciso di intervenire definitivamente, ponendo MRO in stato di ripristino, finchè non si fosse indagato sulle possibili cause dell'anomalia e non si fosse trovata una soluzione.

MRO sta studiando Marte dal 2006, grazie ad una suite di sofisticati strumenti scientifici.
Ha inviato a Terra più dati di quanto abbiano fatto tutte le altre missioni marziane fino ad ora.

La sonda è gestita dal JPL di Pasadena; Lockheed Martin Space Systems, è il costruttore della sonda e il prime contractor del progetto.

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