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Il Presidente dell’AIAA commenta i probabili tagli al settore spaziale USA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Dave Thompson, Presidente dell’AIAA (American Institute of Aeronautics and Astronautics), è intervenuto sul tema “Decisions on the Future Direction and Funding for NASA: What Will They Mean for the U.S. Aerospace Workforce and Industrial Base?” davanti al Comitato Scienza e Tecnologia della Camera.

Nel commentare le previsioni della politica spaziale ha illustrato un quadro per nulla roseo sul futuro dei professionisti del settore, in rapporto ai previsti tagli economici.

Egli ha ricordato che attualmente negli Stati Uniti il numero d’ingegneri aerospaziali in pensione è maggiore dell’offerta degli stessi. Ha anche rammentato che entro cinque anni la metà dei professionisti effettivamente al lavoro andrà in pensione. Questo perché le nuove leve studentesche scelgono in maniera decisamente minore le facoltà scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM); tale dato è ancor più significativo se rapportato allo stesso d’Asia ed Europa, infatti in tali continenti, sempre secondo Thompson, il 50% degli studenti sceglie tali facoltà, contro il solo 15% degli statunitensi.

Al contrario Thompson rileva che intervistando gli studenti di facoltà STEM il 40% circa ha intrapreso tale strada ispirato proprio dall’attività spaziale e dal volo umano in particolare.

La conclusione del Presidente dell’AIAA è stata di un severo avvertimento alla Commissione col quale si ribadisce che i tagli all’Attività Spaziale e alla Ricerca non solo portano ad un effetto negativo sull’industria e sull’economia, ma innescherebbero un processo a catena facendo mancare le menti atte a sostenere tale ricerca.

Fonte: AIAA 

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