E' terminata la missione STS-129; penultimo volo dello Space Shuttle Atlantis.
La navetta è atterrata, quest'oggi, alla Shuttle Landing Facility (KSC), pista n°33, alle 15:44 (CET), sfruttando la prima possibilità di rientro prevista nella giornata.
Alle 14:37, infatti, sono stati accesi gli OMS per dare inizio al deorbit burn, durante l'orbita 171.
Con l'equipaggio è rientrata anche Nicole Stott, dopo una lunga permanenza sulla ISS come membro di STS-128, Expedition 20 e 21.
Il meteo in Florida si prospettava molto favorevole ad un atterraggio e così è stato; Atlantis, tuttavia, aveva la possibilità di rimanere in orbita fino a Lunedì, se le condizioni meteo non fossero state favorevoli per un atterragio oggi; i fattori limitanti sarebbero stati i consumabili e in particolare i filtri LiOH (Lithium hydroxide).
La missione si è conclusa senza particolari problemi e senza alcun ritardo né in fase di lancio, né in fase di rientro.
Lo stato del TPS sembra abbastanza buono, durante il volo non si sono riscocontrati particolari problemi, eccetto un piccolo guasto ad una valvola del Waste Water System.
La missione è durata in totale 10 giorni, 19 ore, 16 minuti e 13 secondi; Atlantis ha percorso più di 7,3 milioni di chilometri.
L'equipaggio farà presto ritorno a Houston, dove Lunedì si terrà una cerimonia in loro onore.
L'orbiter verrà presto trasportato nell'OPF-1, dove verrà pulito, controllato, verificato e preparato per la sua ultima missione: STS-132. Per questa missione verranno utilizzati l'External Tank 136, i Reusable Solid Rocket Motor set 111 e i Solid Rocket Booster BI set 143.
Il principale payload sarà il modulo russo Mini-Research Module 1 (MRM-1) e l'Integrated Cargo Carrier – Vertical Lightweight Deployable (ICC-VLD) pallet.
In realtà Atlantis, dopo STS-132, entrerà ancora una volta nell'OPF, infatti, l'orbiter verrà processato e preparato per l'eventuale STS-335, LON (Launch On Need) di STS-133.