Messenger completa l’ultima manovra di spazio profondo
La sonda interplanetaria NASA MESSENGER ha completato la quinta ed ultima manovra di spazio profondo (DSM – Deep Space Maneuver) nella giornata di oggi, provvedendo alla variazione di velocità necessaria per creare le condizioni dinamiche all'ingresso nell'orbita attorno a Mercurio, nel marzo 2011.
La manovra DSM è stata portata a termine con l'accensione, durata circa 3.3 minuti, del sistema di propulsione bipropellente LVA (Large Velocity Adjustment), che ha complessivamente garantito 117 m/s di aumento eliocentrico di velocità. Messenger era a 230 milioni di km dalla Terra. La manovra è stata verificata dal laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University, attraverso i dati giunti dalla sonda al Deep Space Network della NASA.
La missione Messenger (MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry, and Ranging) è una missione di classe 'Discovery' dell'agenzia spaziale statunitense verso il pianeta Mercurio: la prima missione spaziale completamente progettata a questo scopo. Lanciato il 3 agosto 2004, e dopo una traiettoria EVVMMM GA (Earth-Venus-Venus-Mercury-Mercury-Mercury Gravity Assist) raggiungerà l'orbita planetocentrica nel marzo 2011.Il primo gravity assist terrestre è stato completato circa un anno dopo il lancio, il 2 agosto 2005.
Una manovra di spazio profondo DSM1 (Deep Space Maneuver) il 12 dicembre 2005 ha corretto la traiettoria della sonda per preparare il corretto arrivo a Venere dove, il 24 ottobre 2006, è avvenuto il primo gravity assist, ad una quota di 2992 km. Un secondo Venus gravity assist è stato poi completato il 5 giugno 2007, ad una quota di 338 km, seguito da una seconda DSM2. L'arrivo nei pressi di Mercurio per il primo fly by del pianeta è avvenuto il 14 gennaio 2008 (più la DSM3), seguito il 6 ottobre da un secondo passaggio iperbolico, cui è seguita una DSM4.
L'ultimo passaggio iperbolico, avvenuto il 29 settembre, è stato quindi il penultimo fondamentale tassello per porre Messenger nelle corrette condizioni dinamiche per la cattura, preventivata il 18 marzo 2011, da parte del pianeta che, per un anno di vita utile, dovrà studiare. L'ultimo tassello è avvenuto quindi oggi con la DSM5, con la conferma del quale si creano di fatto le condizioni per la conclusione della fase orbitale eliocentrica, determinando lo stato corretto per la cattura da parte del pianeta Mercurio.
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