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Lanciato Domenica dal poligono ESA svedese il TexUS 46T

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Domenica scorsa 22 Novembre, dopo alcuni rinvii dovuti alle avverse condizioni metereologiche, alle ore 12:30 (CET), dal poligono ESA Esrange, situato nel nord della Svezia, è stato lanciato il per mezzo del lanciatore bistadio brasiliano VSB-30 il carico scientifico TexUS-46T.

La serie di esperimenti TexUS immette un carico scientifico alla quota di 252 km e in ambiente di microgravità per 388 secondi.
Questi voli sono ottimali per una ricerca di breve durata, costituita da misurazioni in loco, da studi dell’alta atmosfera o per esperimenti che richiedono condizioni di assenza di peso derivante dalla traiettoria di caduta libera dopo la separazione dal corpo del razzo.

Il Volo in oggetto era riservato a due esperimenti.
Il primo denominato JCM (Japanese combustione Module). Progettato dall’Aerospace Exploration Agency (JAXA) e dall'ESA verteva sull’analisi delle proprietà di combustione di goccioline sferiche di carburante. Il carburante iniettato a pressione diviene di forma sferica alle condizioni di microgravità. Oltre a studiare in modo dettagliato la combustione e vedere come si propaga la fiamma, l'esperimento si propone di determinare il tasso di produzione d’ossido di azoto in funzione della temperatura del carburante. Tale esperimento è importante in quanto l’ossido di azoto è direttamente nocivo per gli esseri umani, è responsabile piogge acide, ed è la causa dello smog nelle città. Una migliore comprensione delle emissioni d’ossido di azoto e dei processi di combustione ad alta temperatura sarà utilizzata per ricavare informazioni utili a  progettare più efficienti turbine a gas.

Il secondo esperimento contenuto in un modulo detto EML è stato sviluppato congiuntamente da ESA e DLR.
Consta di una speciale camera elettromagnetica dove l’intenso campo elettromagnetico fonde i metalli inseriti, senza dar loro contatto con le pareti.
Durante i 6 minuti di volo, si sono condotti due diverse saldature, la prima con una speciale lega d’acciaio per studiare migliori resistenze meccaniche e esemplari di diverse leghe e osservare il loro comportamento.
La seconda prevedeva la saldatura di una lega di palladio e silicio, e il successivo rapido raffreddamento.

Allegato Fonte ESA un PDF con la trattazione degli esperimenti e un disegno del vettore.

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