ISS Daily Report Sabato 21 Novembre 2009
L’attività EVA-2 è stata a sua volta completata con successo, raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati.
Iniziata alle 9:31am EST, è stata terminata dopo 6 ore e 8 min.
Forman e Bresnik, hanno:
* attrezzato GATOR (Grapple Adaptor To On-Orbit Railing) con un’antenna AUIS della Coast Guard (guardia costiera) e un’antenna ARISS (Amateur Radio on ISS). AUIS è una antenna con un sistema automatico di identificazione.
* configurato il sistema di attacco payload PAS, sul traliccio S3.
* riposizionato FPMU (Floating Potential Measurement Unit) e il sostegno video, da S1 a al traliccio P1.
* installazione di WETA (Wireless Video System External Transceiver Assembly) sempre su S3.
* sistemato alcune cose su HPGT (High Pressure Gas Tank).
– in aggiunta hanno,
* manuntenuto l’antenna SGANT (Space-to-Ground Antenna).
* recuperato APFR (Articulated Portable Foot Restraint) dall’adattore PMA1 e portato “dentro” per la riconfigurazione
* eseguito delle fotografie ravvicinate del meccanismo di attracco del boccaporto Nadir, di Nodo-2.
Con Leland Melvin (Mission Specialist 1) e Charlie Hobaugh (CDR) che operavano il braccio RMS delle Shuttle, e con Williams al lavoro con SSRMS è stato trasferito ELC2 (il secondo container di ricambi) sulla ISS. Anche in questo caso, Nicole Stott supervisionava da remoto il sistema di attacco payload PAS, sul traliccio S3 della Stazione.
ELC2 contiene:
* giroscopio CMG
* serbatoio Azoto
* unità Pompante
* serbatoio ad alta pressione per Ossigeno
* MT TUS-RA (Mobile Transporter Trailing Umbilical System Reel Assembly)
* dispositivi di aggancio
* 1 box vuoto per l’eventuale utilizzo in ambiente non pressurizzato.
All’interno, Williams e DeWinne hanno continuato i lavori al Nodo-1 per l’installazione di Nodo-3 nel prossimo Febbraio 2010.
Ulteriore emissione di “falso allarme”:
l’altra notte si è ripetuto un falso allarme di depressurizzazione, questa volta a farlo scattare è stato MRM2, ma il motivo per cui sia avvenuto non è stato ancora compreso.
Anche in questo caso l’allarme ha causato lo spegnimento del sistema di ventilazione e anche questa volta è successivamente partito un allarme antincendio ma da un sensore piazzato tra i boccaporti intermodulo (lato Airlock). Alla fine, i sistemi sono stati ripristinati a livello nominale.
Nel frattempo a Mosca hanno iniziato a lavorare con una certa urgenza per comprendere il motivo per cui anche MRM2 abbia innescato il falso allarme.
Non solo, anche in questo caso è avvenuto un successivo allarme antincendio, che ha bloccato l’afflusso di Ossigeno alle maschere degli astronauti impegnati nel campout notturno. Dal momento che sarebbe servito troppo tempo per il ripristino ambientale di Airlock, si è deciso di seguire un protocollo alternativo.
Aggiornamento WPA:
il sistema è riuscito a processare circa 26 litri di acqua, elaborando quindi una quantità di acqua potabile sufficiente al proseguimento della attuale missione, fino alla partenza di Atlantis.
Da notare che il falso allarme ha causato lo stop automatico di WPA (che aveva raggiunto i 26 litri) e si è deciso di lasciarlo spento fino a Lunedi 23/11.