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Inaugurata a Kourou una stazione di terra per il programma Galileo

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Un’altra falcata accorcia le distanze da Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare che promette di surclassare l’americano GPS. A Kourou, nella Guyana francese, è stata inaugurata la più completa delle stazioni di terra a cui verrà affidato un ruolo chiave nella gestione dei dati provenienti dallo spazio.

Quella di Kourou comprende una stazione di telemetria, tracciamento e comando (TT&C) per il monitoraggio della costellazione, una stazione di ricezione dati per l’acquisizione dei segnali (GSS) e due stazioni “uplink” (ULS) per la trasmissione dei messaggi ai satelliti. In futuro, quando il sistema entrerà a regime, la stazione verrà ampliata con altre due antenne di uplink e due stazioni di sensore GSS. Complessivamente, il sistema Galileo, sviluppato dall’Agenzia spaziale europea (ESA) in collaborazione con la Commissione Europea, potrà contare su 2 stazioni di TT&C,  18 stazioni GSS e 5 stazioni ULS.

La neonata stazione di Kourou si aggiunge agli altri due centri di controllo, quello italiano situato al Fucino, e quello tedesco di Oberpfaffenhofen. I dati raccolti dalle stazioni di sensore saranno continuamente trasmessi ai centri di controllo, dove saranno processati in modo da determinare i messaggi di integrità e navigazione da rinviare ai satelliti tramite le stazioni di uplink. La capacità del sistema Galileo di informare direttamente i suoi utenti del livello di integrità del segnale rappresenta un notevole progresso rispetto agli altri sistemi di navigazione satellitare. Il lancio del primo satellite Galileo è previsto a fine 2010 con un razzo Sojuz, proprio dallo spazioporto di Kourou. Quando sarà completato, la costellazione prevederà 30 satelliti in orbita.

Il sito di Kourou è stato inaugurato il 19 novembre, alla presenza di René Oosterlinck, direttore del Programma Galileo e delle attività di navigazione correlate dell’ESA, e Joël Barre, direttore del Centre national d’études spatiales (CNES). “Lavoro su questo progetto dal 1998 e sono felice di essere qui oggi per l’inaugurazione del sito. La rete di terra è importante per Galileo tanto quanto lo sono i 30 satelliti che trasmetteranno dati agli utenti. Ora siamo tutti in attesa del primo lancio”, ha detto Oosterlinck.

Fonte: sito [url=http://www.asi.it/it]ASI[/url]

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