Nella giornata di oggi la sonda Cassini dovrebbe compiere un passaggio ravvicinato sulla zona polare meridionale della piccola luna di Saturno. Il flyby, da un'altezza di cento chilometri, sara' dedicato all'esame di composizione e densita' degli sbuffi che vengono emessi dal satellite. Si otterranno anche rilevazioni termiche e nell'ultravioletto della zona della superficie denominata "strisce di tigre", dove hanno origine le emissioni.
La composizione dei gas non e' del tutto ignota: sono gia' stati identificati vapor d'acqua, sodio e composti chimici organici come l'anidride carbonica. Tuttavia occorre una analisi piu' approfondita per cercare di comprendere le origini delle emissioni. Confermare l'ipotesi dell'esistenza di un oceano liquido sotterraneo che, riscaldato, genera dei geysers, renderebbe Enceladus molto simile alla Terra prima che su di essa fiorisse la vita.
Il tuffo nei gas non e' privo di rischi: e' occorso parecchio tempo per accertare che la sonda non ne avrebbe risentito, e per pianificare una traiettoria sufficientemente economica dal punto di vista del consumo di carburante. L'attraversamento sara' effettuato ad alta velocita' (otto km/secondo), ed i motori verranno mantenuti attivi durante il passaggio, per una maggiore stabilita'.
Se le perturbazioni alla traiettoria saranno di poco conto, il prossimo flyby attraverso i vapori (previsto per il 28 aprile 2010) verra' compiuto in modo completamente inerziale. Questo, a sua volta, consentira' di misurare con precisione gli effetti della gravita' di Enceladus sulla sonda Cassini.