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Lo studio di "Block Island" potrà fornire dati sulla storia di Marte

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Il team preposto al controllo del MER-B Opportunity sta conducendo le analisi sul blocco roccioso denominato “Block Island”.

Tale roccia è risultata essere un meteorite metallico, anzi il più grosso meteorite sino ad ora rinvenuto sul pianeta rosso; ricordiamo che nel 2004 Opportunity rilevò un meteorite denominato "Heat Shield Rock". Questo era circa 10 volte più piccolo dell’attuale.

Dallo studio può emergere anche la storia di Marte; infatti, "Block Island" è troppo grosso per non essersi diviso in diversi frammenti al contatto col suolo, salvo che al tempo della sua caduta, Marte non avesse un’atmosfera più spessa rispetto l’attuale, in grado, quindi di rallentarne adeguatamente la caduta.

"Block Island", delle dimensioni di cm 60×30, ha una particolare tinta nero-bluastra che la fa spiccare dal terreno limitrofo.
E' attualmente oggetto di studi da parte delle apparecchiature geologiche del MER.

Parti del meteorite sono state analizzate dallo strumento APXS, che è utilizzato per identificare gli elementi chiave in una struttura rocciosa.
I primi dati hanno identificato variazioni nella composizione in diversi punti della sua superficie.
Tali differenze possono derivare dall’interazione dei componenti di "Block Island" con l'ambiente marziano, dovute ad esposizioni con vapore d'acqua o liquidi, perché sono stati identificati ossidi ferrosi.

Il meteorite è stato studiato anche col Microscopic Imager (MI)  (strumento sempre del braccio d’Opportunity) che ha rilevato una particolare struttura triangolare della composizione della superficie analoghe alle strutture meteoritiche in ferro-nichel rinvenute sulla Terra.

La squadra di controllo d’Opportunity prevede di far riprendere al Rover il cammino verso Endeavour al termine di tutte le analisi che si potranno ricavare da quest’importante ritrovamento geologico.
In particolare lo studio è rivolto anche alla datazione del meteorite; ciò potrà fornire dati importanti sull’evoluzione dell’atmosfera marziana; se la roccia risulterà vecchia di miliardi d’anni tale dato sarà la conferma che Marte possedeva un’atmosfera densa quasi come la Terra.
Se, di contro se “Block Island” dovesse risultare più giovane si dovrà ridefinire il ciclo dell’anidride carbonica di Marte.

Nella foto (Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell University) Block Island in falsi colori, ripresa dalla Pancam di Opportunity.

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