Lanciato con parziale successo il primo vettore della Corea del Sud
E' avvenuto alle 8.00 GMT, le 10.00 ora italiana di oggi, il tanto atteso lancio del vettore sudcoreano Korea Space Launch Vehicle avente come payload il primo satellite, STSAT2, lanciato direttamente dalla Corea del Sud, da un proprio spazioporto, il Naro Space Center, ed attraverso un vettore almeno in parte costruito in maniera autonoma. I media dello stato asiatico hanno dato ampio spazio alla notizia, sebbene non si possa ancora considerare come un pieno successo la messa in orbita del satellite. L'orbita raggiunta è infatti sensibilmente differente da quella prevista, ellittica anzichè circolare e con perigeo non ancora definito.
Il tentativo di lancio della settimana scorsa era fallito a causa di un errore al software di bordo, che aveva portato all'annullamento della procedura circa 8 minuti prima del lancio, lasciando deluse le migliaia di persone accorse per l'evento. Il vettore, riportato nelle facilities per le analisi del caso, era stato ricondotto al pad di lancio domenica scorsa.
E' noto che il lanciatore utilizzato non sia completamente costruito in Corea, bensì il motore principale RD-191 è stato fornito da una partnership con la vicina Russia, tra la KARI e Krunichev, che produce i booster di accelerazione del razzo Proton. L'azienda russa ha anche fornito l'hardware per il primo stadio, basato sul nuovi moduli universali predisposti per il lanciatore russo Angara, in fase di sviluppo.
Il secondo stadio KSLV si è acceso come previsto dopo la separazione del primo stadio, a circa 120 miglia di quota. Il suo funzionamento ha comportato il deltaV necessario per l'ingresso in orbita del suo carico pagante, come comunicato in prima battuta dalle autorità. Lo sviluppo di questi sistemi, che portano la Corea del Sud ad entrare nel club ristretto di paesi con capacità di lancio autonome, ha comportato un investimento di circa 400 milioni di dollari e diversi anni di sviluppo del programma spaziale.
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