Inizia il conto alla rovescia per Discovery STS-128

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Le operazioni per il lancio della missione STS-128 sono cominciate venerdì sera. Il conto alla rovescia sul pad 39A infatti è partito alle 22:30 ora locale (4:30 di sabato ora italiana), in previsione del lancio programmato per martedì mattina.

Nella giornata di venerdì i tecnici si sono occupati della pressurizzazione dei sistemi di volo della navetta tramite azoto ed elio. Contemporaneamente è stato concluso il test sull' FPCA3 ([i]Forward Power Control Assembly[/i], sistema anteriore per il controllo della potenza) che la settimana scorsa aveva presentato un guasto. Già le prime fasi del test avevano assicurato che non ci sarebbe stato bisogno di un rollback dell'orbiter nell'hangar di assemblaggio, adesso il test ha assicurato che il problema è stato risolto.

Altri due problemi minori sono stati risolti dai tecnici, uno sullo navetta (sostituzione delle armature di due motori principali) ed uno al [i]landing facility[/i] del centro (errato funzionamento di un interruttore del sistema di illuminazione)

I manager del Kennedy Space Center sono stati impegnati anche nella Flight Readiness Review di mercoledì 19, dove sono stati discussi diversi argomenti di particolare rilievo. Il primo è quello delle "anomalie di volo" specifiche delle operazioni di lancio registrate nella precedente missione (STS-127), in sostanza si tratta del rilascio di frammenti dalla rampa al momento del decollo. Il quadro è stato giudicato positivamente, in quanto sono stati contati un totale di 14 frammenti, rendendo il lancio di STS-127 uno dei più puliti da quando viene tenuta traccia di queste anomalie (cioè da STS-117).

Il secondo ed il terzo argomento riguardano entrambi le formazioni di ghiaccio che si sono notate in alcuni lanci attorno al T-0 Umbilical, cioè il condotto di sfiato dell'idrogeno gassoso che rimane collegato al serbatoio dello shuttle fino al momento del decollo. Queste formazioni sono dovute alle perdite di Freon od altri gas freddi dalle guarnizioni del condotto. Per mitigare questi fenomeni, che possono rappresentare un rischio da detriti per la navetta, i tecnici hanno eseguito interventi di manutenzione e controllo dei dispositivi sotto esame ed anche piccole modifiche di progetto dove necessario.

Inoltre, è stato analizzato l'intervento al deflettore di fiamma lato SRB: dopo il precedente lancio dello shuttle, 30 metri quadrati del rivestimento Fondu Fyre sono stati riparati, così da eliminare qualsiasi problema in vista di STS-128.

Infine sono state messe a punto le operazioni da effettuare sul PRSD (Power Reactant Storage Distribution) di Discovery, in modo da venire incontro alle prestazioni di ascesa della navetta. In pratica si è deciso di scaricare una parte dell'ossigeno liquido (204 kg) dalle cellule a combustibile. Anche se l'intervento renderà un po' più complicata una eventuale operazione di "top-off" in caso di un eccessivo tempo di permanenza al pad, in casi come questo la cosa non è problematica in quanto i vincoli imposti dai reagenti (7 e 10 giorni per ossigeno e idrogeno rispettivamente) sono molto maggiori della finestra di lancio del Discovery.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.