ASI: Il sistema MDS prende il volo con lo Shuttle

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

La missione Shuttle STS-128/17A, il cui lancio è fissato per domattina, 25 agosto, alle ore 1:36 (le 7:36 in Italia) trasporterà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale il Mice Drawer System (MDS), settimo payload di biomedicina sviluppato dall’ASI nell'ambito della utilizzazione nazionale della ISS. Il payload, realizzato da Thales Alenia Space, è un sistema multifunzionale e multiutente che consente la sperimentazione in diverse aree d’interesse biomedico. Per la prima volta uno stabulario, cioè una attrezzatura per ospitare modelli animali (in questo caso, topi) viene portata sulla Stazione Spaziale Internazionale. I sei topi protagonisti dell’esperimento resteranno in orbita, all’interno di apposite gabbiette, sino a fine novembre, quando faranno rientro a terra con la missione Shutlle STS-129/ULF3. Al loro ritorno, i ricercatori impegnati nei diversi studi potranno verificare quali effetti abbia avuto la permanenza in microgravità sul loro tessuto osseo, sul sistema cardiovascolare, sul tessuto muscolare e così via.

L’esperimento principale, a cura dell’Università di Genova, è dedicato allo studio delle alterazioni del sistema osseo. Con MDS verranno, tuttavia, effettuati un totale di ventuno esperimenti coordinati da ASI, di cui tredici nazionali e otto selezionati da agenzie spaziali di altri paesi, tra cui ESA, NASA, JAXA, CSA e DLR. “Il progetto nasce da una proposta presentata dieci anni fa all’ASI dal professor Ranieri Cancedda dell’Università di Genova”, spiega Vittorio Cotronei, responsabile dei progetti di medicina e biotecnologie dell’Agenzia Spaziale Italiana. “Quel progetto riguarda in particolare gli effetti sulle ossa e l’osteoporosi, ma visto il grande interesse a livello nazionale e internazionale per la sperimentazione in microgravità, all’ASI abbiamo voluto che il sistema fosse messo a disposizione anche di altri gruppi di ricerca. Questi esperimenti ci aiuteranno a comprendere meglio gli effetti negativi del volo umano nello spazio, nonché diverse malattie che colpiscono gli esseri umani anche a terra. In particolare gli studi sul sistema neuromuscolare e muscolo-scheletrico contribuiranno a spiegare l’atrofia muscolare che si riscontra in diverse malattie che colpiscono l’essere umano”.

Le operazioni a bordo della ISS saranno supportate, sotto il coordinamento ASI, dai centri di terra allestiti a Napoli presso Telespazio (supporto alle operazioni), a Genova presso il Centro di Biotecnologie Avanzate (supporto all'esperimento), a Milano presso Thales Alenia Space (supporto ingegneristico). Al termine delle operazioni di MDS, il tempo astronauta totale di utilizzazione nazionale della ISS per attività scientifiche raggiungerà le 120 ore. La prima missione MDS si concluderà a fine novembre con il ritorno a terra del payload sul volo Shuttlle STS-129/ULF3.

La STS 128 è però una missione doppiamente “italiana”, perché all’interno della Cargo Bay del Discovery viaggerà anche Leonardo, uno dei tre Multi-Purpose Logistics Module (MPLM) costruiti a Torino da Thales Alenia Space nell’ambito di un accordo bilaterale tra l’ASI e la NASA. Durante la missione STS-128/Alissé, Leonardo garantirà un ambiente pressurizzato per tre attrezzature scientifiche da trasferire alla Stazione.  Questi comprendono il secondo Minus Eighty Laboratory Freezer fornito dall’ESA, che dà la possibilità di conservare campioni a temperature estremamente basse, e il primo laboratorio della ISS interamente dedicato alla scienza dei materiali: ESA's Material Science Laboratory. All’interno di Leonardo viaggeranno anche cibo, vestiario e acqua per gli astronauti.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.