Si è spento Walter Cronkite
Il fato ha voluto così e forse era destino, proprio nei giorni in cui si celebra il 40° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna con Apollo 11, raccontato da lui nel lontano ’69 agli Stati Uniti come solo i grandi sanno fare, se ne è andato uno dei più illustri e capaci giornalisti che seguirono quella fantastica epopea dagli albori dell’avventura dell’uomo nello spazio.
Walter Cronkite ha raccontato con rara professionalità le pagine più importanti della conquista dello spazio, oltre ovviamente agli avvenimenti più importanti degli Stati Uniti dell’ultimo secolo sempre per la CBS, dall’assassinio di Kennedy alla guerra del Vietnam, passando alla storia per le sue telecronache sempre dettagliate e precise, come solo i veri giornalisti sanno fare.
Descrivendo e raccontando agli Stati Uniti lo svolgersi degli eventi con impeccabile rigore tecnico è passato alla storia in ambito spaziale per la cronaca della tragedia sfiorata di Apollo 13, tenendo il mondo con il fiato sospeso per diversi giorni, senza però mai peccare in sensazionalismo o populismo e con approfondimenti tecnici di enorme valore per l’epoca.
Per il servizio reso alla Nazione la NASA ha insignito Cronkite nel 2006 con l’Ambassador of Exploration Award premiandolo con un campione di roccia prelevata dal suolo lunare.
Queste le parole di Neil Armstrong (volutamente non tradotte) sulla scomparsa:
For a news analyst and reporter of the happenings of the day to be successful, he or she needs three things: accuracy, timeliness, and the trust of the audience. Many are fortunate to have the first two. The trust of the audience must be earned.
Walter Cronkite seemed to enjoy the highest of ratings. He had a passion for human space exploration, an enthusiasm that was contagious, and the trust of his audience. He will be missed.
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