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Qualificato il primo sistema di propulsione sostenibile per i moduli Bigelow

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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La società OrionPropulsion ha comunicato oggi il completamento del programma di qualifica del sistema propulsivo FPS (Forward Propulsion System), relativo al programma Sundancer della Bigelow Aerospace. Questo programma ha l'ambizione di costituire il primo habitat umano nello spazio, gestito in maniera commerciale.

Il sistema propulsivo testato da OrionProp. è un sistema di controllo di assetto avente per propellenti idrogeno ed ossigeno prodotti dal sistema ECLSS (Environmental Control Life Support System) della Bigelow. Secondo le intenzioni delle due aziende, quello in fase di test porterà al primo sistema di assetto "people-powered", i cui propellenti saranno generati dall'acqua, dall'urina e dal sudore degli occupanti i moduli. L'intenzione è quella di consentire una totale o parziale eliminazione dei propellenti classici per i sistemi ADCS, come l'idrazina.

I test effettuati comprendono cicli termici in camera termovuoto, test di interferenza elettromagnetica, acustici e di vibrazione. Ulteriori test di fatica termica sono stati completati, simulando l'ambiente spaziale e la sua elevata variabilità in termine di carichi termici. Ciò ha consentito una prima certificazione di design del prodotto, con conseguente permessi di assemblaggio e test con l'hardware di volo, che si concluderanno per agosto.

Il programma Sundancer si propone di costruire e lanciare in orbita LEO un modulo pressurizzato con un equipaggio di 3 persone nel 2011-2012, con un lancio attraverso un Falcon 9 di SpaceX. Il modulo in configurazione operativa avrà tre finestre di osservazione, un volume abitabile di 180 metri cubi ed un diametro di 6.3 metri per una lunghezza di 8.7 m. Nell'intenzione della società, i primi 6-9 mesi in orbita senza equipaggio serviranno per i vari test del sistema, che potrà quindi costituire un primo avamposto stabile di permanenza commerciale nello spazio.

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