Propositi italiani per la ISS, fra nuovi astronauti e un ”ItalianLab”
Dalle parole di Enrico Saggese al Paris Air Show di Le Bourget sembra trapelare un cauto ottimismo circa le intenzioni e il destino di almeno uno dei 3 moduli MPLM costruiti dall'Italia e attualmente di proprietà NASA.
Nei prossimi anni con il pensionamento della navetta Shuttle si andrà incontro ad un periodo di forte criticità per la ISS riguardo rifornimenti e approvigionamenti.
Per cercare di alleviare tale incombenza è da alcuni mesi nell'aria l'intenzione di mantenere almeno un MPLM permanentemente sulla ISS a partire da STS-133 che sarà l'ultima o la penultima missione della navetta shuttle (attualmente è ancora in fase di valutazione lo scambio di calendario con STS-134).
Riguardo questo proposito si è espresso in questi giorni il Commissario dell'ASI Saggese, ventilando per la prima volta l'intenzione di ASI, se la NASA approvasse la messa in orbita definitiva, di voler utilizzare tale modulo prevalentemente o totalmente a scopi scientifici realizzando un vero e proprio laboratorio tutto Italiano sulla ISS da utilizzare come ricerca per il nostro Paese e come opportunità per incrementare gli slot disponibili per gli astronauti Italiani.
L'MPLM, come già dichiarato in passato, sarebbe Raffaello e "l'idea di avere un laboratorio Italiano sulla ISS sarebbe nettamente preferibile dall'avere un magazzino Italiano sulla ISS" ha dichiarato Saggese.
L'ipotesi è già stata valutata insieme a Jean-Jacques Dordain per arrivare ad un accordo che possa essere vantaggioso per entrambe le Agenzie, raddoppiando teoricamente lo spazio scientifico Europeo sulla ISS con 16 nuovi rack.
Già durante la Presidenza Bignami l'ASI si era detta pronta a spendere di tasca propria i 22 milioni di Euro necessari per adattare un MPLM alla permanenza definitiva sulla ISS, la proposta era stata in un primo momento bocciata da NASA, ma attualmente con la collaborazione di ESA sembra si possa arrivare nei prossimi mesi ad un accordo definitivo sulla questione.
Sempre nella medesima occasione Saggese ha anche manifestato "la volontà di far volare quanto prima la nuova candidata astronauta italiana Cristoforetti", senza ovviamente fare favoritismi o pre-selezioni con il connazionale Parmitano, ma quando potrà volare nello spazio sarà senz'altro "un evento di grande impatto emotivo per il nostro Paese" e l'occasione per attirare l'interesse del grande pubblico e dei media sulle attività spaziali, dimostrando il valore delle persone e delle industrie italiane impegnate in tale settore.
La prima opportunità di volo per Vittori o per uno dei nuovi candidati astronauti italiani scelti dall'ESA dovrebbe essere uno slot a metà 2013 ottenuto con gli accordi bilaterali ASI-NASA.
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