Houston – Il controllo Missione ha dato agli astronauti di Expedition 19, a bordo della ISS, il “GO” per poter bere l’acqua resa potabile dal nuovo sistema di purificazione e di riciclo a bordo della Stazione Spaziale.
La conferma è stata trasmessa agli astronauti mercoledì 20 maggio, dopo l’approvazione del Recovery System team e dei responsabili del programma.
Questa decisione è una tappa importante nello sviluppo dei sistemi di supporto della stazione (ECLS) che entro fine mese dovranno supportare sei persone a bordo della ISS.
Il Comandante di Expedition 19, Commander Gennady Padalka, e gli specialisti di missione, Mike Barratt e Koichi Wakata, hanno celebrato l’evento con un brindisi nel Destiny laboratory (foto).
"Questa è una cosa da fantascienza. Tutti hanno parlato di riciclo dell’acqua in un sistema a ciclo chiuso, ma nessuno l’aveva mai fatto. Eccoci oggi con il primo ciclo di acqua potabile riciclata e purificata" ha detto Barratt; che ha aggiunto, "Siamo molto felici per questa giornata e ringraziamo il team che ha lavorato a questo strumento. Questo è il tipo di tecnologia che ci permetterà di ritornare sulla luna e di andare oltre."
Questo sistema, infatti, ridurrà sensibilmente la quantità di acqua che si dovrà spedire sulla ISS, soprattutto quando verrà ritirato lo Shuttle; getterà, inoltre, le basi per futuri sviluppi e miglioramenti ai sistemi di supporto per le missioni di esplorazione spaziale.
Il Water Recovery System è giunto sulla ISS lo scorso novembre a bordo dello Space Shuttle Endeavour nella missione STS-126. L’apparato era stato installato dal comandante di Expedition 18, Mike Fincke, e dallo specialista di missione Don Pettit, prima della partenza di Endeavour. La missione STS-119 (Discovery) ha installato, invece, l'Urine Processing Assembly.
Gli equipaggi di STS-126, Expedition 18 e STS-119 hanno riportato a Terra alcuni campioni di acqua depurata per un totale di 20 litri, che sono stati analizzati al Water and Microbiology Laboratories al JSC. Il 27 aprile una riunione straordinaria, con le analisi sottomano, ha stabilito la potabilità dell’acqua e ha annunciato che il livello di contaminazione era molto al disotto della soglia limite. Il Controllo Missione ha però deciso di posticipare il consumo di acqua fino al 18 maggio quando è stata rimossa una particolare valvola test nell'Urine Processing Assembly.
Gli astronauti sulla ISS continueranno, comunque, a monitorare la purezza dell’acqua grazie a particolari strumenti a bordo e con l’invio a Terra di campioni periodici.