La NASA pianifica un nuovo test per i paracadute di Ares I
Il 20 Maggio è previsto un altro test del nuovo sistema di recupero per il razzo Ares I. Ancora una volta i soggetti principali del test saranno i tre enormi paracadute, larghi quasi 46 metri e pesanti una tonnellata ciascuno, in sostanza i più grandi paracadute mai costruiti per un razzo.
L'Ares I, il primo lanciatore del Programma Constellation della NASA, invierà astronauti sull'International Space Station, sulla Luna ed oltre nelle prossime decadi. I paracadute principali sono gli elementi cardine del sistema frenante del razzo, che include un paracadute pilota, un paracadute di frenata ed i tre paracadute principali. Essi verranno espulsi in cluster e si apriranno contemporaneamente frenando quanto basta l'enorme booster a propellente solido, fino a permettergli un tranquillo ammaraggio nell'oceano.
L'obiettivo essenziale del test è la misurazione dell'area di frenata dei tre paracadute principali in configurazione cluster. Gli ingegneri prevedono che l'area di frenata effettiva debba essere qualcosa meno di tre volte l'area di un singolo paracadute. Essi osserveranno inoltre il rigonfiamento e le caratteristiche di interazione fra i vari paracadute mentre apriranno in contemporanea.
Si tratterà del terzo test che coinvolgerà i paracadute principali di nuova concezione, e del primo test comprendente l'utilizzo di tutti e tre i paracadute contemporaneamente. La prova è stata fissata per le ore 7:30 a.m. CST, presso l'U.S. Army's Yuma Proving Ground, nei pressi di Yuma, Arizona. Sarà l'ottavo test di una lunga serie di sperimentazioni sui paracadute del sistema di recupero di Ares I. Gli ingegneri faranno sganciare un carico di circa 18800 kg da un C-17 dell'U.S. Air Force, da una quota di 3 km.
Il primo appaltatore per il booster del primo stadio è la ATK Launch Systems di Promontory, Utah, che ha subappaltato la progettazione, lo sviluppo ed il testing dei paracadute alla United Space Alliance di Houston, presso il suo stabilimento situato al Kennedy Space Center della NASA.
Nell'immagine, che è (C) della NASA/ATK, si osserva la fase saliente del test effettuato lo scorso mese di Febbraio.
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