Aggiornamento periodico Orion

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Sono attualmente sul tavolo diversi aspetti in fase di valutazione, nessuno di essi è ancora stato approvato o declassato ma sono in queste settimane sotto esame.
Si stanno innanzitutto analizzando i possibili effetti dell'iniziativa di contenimento dei costi di sviluppo già approvata dal responsabile del Programma Jeff Hanley, ovvero la riduzione da 4 a 6 membri di equipaggio nella missione "tipo" verso la ISS preservando comunque la possibilità di ospitare in casi eccezionali sino a 6 astronauti, l'utilizzo dello stesso ugello utilizzato attualmente dai SRB sia per le missioni in LEO sia per quelle lunari e infine l'eliminazione della "reference mission" per utilizzare Orion in modalità automatica per il trasporto cargo.

E' in fase di valutazione la scelta se inviare in orbita e agganciare al PMA2 il sistema ATLAS, per adattare l'anello di docking attualmente sulla ISS con il nuovo LIDS che equipaggerà Orion, con le missioni Orion 2 e 3 oppure utilizzare un HTV giapponese per velocizzare l'installazione.

Sempre in fase di analisi è la possibilità di utilizzare le tute ACES per i primi voli di Orion senza dover aspettare la nuova tuta del programma Constellation. I problemi a riguardo sarebbero comunque sensibili in quanto, la ACES, anche se già disponibile, dovrebbe subire un processo di ricertificazione essendo progettata per resistere solamente sino a 100.000ft. Inoltre l'attuale tuta utilizzata sullo shuttle è a "ciclo aperto" mentre la futura tuta sarà a "ciclo chiuso". Entrambe queste caratteristiche sono in conflitto con i requisiti della capsula, per cui la possibilità è attentamente valutata.

Un'altra proposta valutata è quella di utilizzare per la rimozione dell'anidride carbonica dall'interno della capsula filtri LiOH piuttosto che "letti adsorbenti" PSA (Pressure Swing Adsorption), considerati tecnologicamente più immaturi e quindi rischiosi (basso indice TRL – Technology Readiness Level). L'utilizzo di PSA è considerato fra i fattori che più probabilmente porterebbero ad un rinvio nello sviluppo dell'intera capsula per problematiche tecnologiche.
Uno degli ulteriori vantaggi nell'utilizzare i classici filtri LiOH è quello di poter permettere, cosa altrimenti non possibile, un eventuale docking alla ISS anche al primo giorno di missione.

Infine pare accogliere sempre maggiori consensi l'abolizione del test per il vettore manned Ares I-Y, considerato da molti poco utile, in quanto, soprattutto per il problema alle vibrazioni, si stanno trovando test alternativi altrettanto validi da effettuare a terra, non rispecchia completamente la configurazione finale del lanciatore e sarebbe comunque abbastanza dispendioso in quanto molto hardware e software sarebbe realizzato ad hoc esclusivamente per questa missione.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.