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Testato con successo il paracadute supersonico di MSL

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Il paracadute supersonico necessario nella prima fase di discesa della missione NASA MSL (Mars Science Laboratory) è stato testato con successo nei mesi di marzo e aprile nella galleria del vento del Centro di ricerca Ames (NASA ARC). Il paracadute dovrà sopravvivere ad un dispiegamento a Mach 2.2, ossia più di due volte la velocità del suono, all'inizio della fase di discesa della sonda, che comporterà in seguito il trasferimento del rover sulla superficie del pianeta rosso.

La costruzione del paracadute è stata commissionata a Pioneer Aerospace; le sue dimensioni sono di circa 50 metri in lunghezza e più di 15 metri di diametro, quando aperto, e 80 cavi di tenuta. La galleria del vento in cui si sono create le condizioni di similitudine dinamica per la correttezza della prova, in termini di Numero di Mach e Numero di Reynolds, è la più grande del mondo, con una camera di prova larga 36 metri ed alta 24 metri.

La serie di test in condizioni supersoniche ha consentito la validazione pre volo del paracadute, in attesa che vengano portati a termine i test del rover e dell'orbiter a sua protezione, in attesa del lancio previsto attualmente per il 2011.

La missione Mars Science Laboratory comporterà l'invio di un rover di ben 775 kg sulla superficie marziana, contro i 170 kg di un Mars Exploration Rover. Proprio a causa della grande massa e delle caratteristiche del payload (di ben 75 kg, circa 10 volte maggiore del p/l dei MER) è stato scelto un landing controllato, non attraverso airbag ma attraverso un dispositivo chiamato "skycrane": questo particolare veicolo-sistema propulsivo, garantirà un touchdown preciso del rover, sospeso attraverso dei cavi lunghi circa 8 metri.

La prima fase dell'ammartaggio sarà il riorientamento della capsula, giunta dopo la fase orbitale dopo il lancio, con un Atlas V, in cui lo scudo termico incontrerà la prima resistenza aerodinamica: dopo circa 225 secondi dall'interfaccia di rientro marziana avverrà il dispiegamento del paracadute supersonico a circa 10 km di quota che, con la sua forza di resistenza, determinerà la decelerazione della capsula. Seguiranno in rapida successione la separazione dello scudo termico e l'accensione del sistema di discesa propulsa con l'ultima fase dedicata allo skycrane, con il rover che verrà gradualmente rilasciato e che toccherà il suolo marziano a velocità pressochè nulla. Con l'accensione del sistema propulsivo di landing, il paracadute avrà concluso il suo ruolo.

Immagine NASA/Ames

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