Kepler status report
Un breve riassunto delle attività svolte sulla sonda negli ultimi giorni:
[b]11 marzo[/b]
Dopo il lancio da manuale e i test di comunicazione del sei 6 marzo, si è provveduto ad un metodico processo d’accensione e controllo di tutte le apparecchiature del telescopio spaziale; si sono testati nell’ordine le telecamere, i sensori del sole, le comunicazioni in Banda Ka; tutto è proceduto bene e senza contrattempi.
La navicella ha superato l’orbita della Luna.
[b]12 marzo[/b]
Il fotometro della sonda è stato acceso per poi essere calibrato nelle prossime settimane; la sonda ha il portello anteriore chiuso, le immagini che saranno trasmesse saranno, quindi buie, ma lo stesso utili test per gli ingegneri di terra perché forniranno indicazioni sul rumore di fondo degli strumenti.
Si è controllata la capacità della navicella a mantenere il giusto orientamento dell’antenna a banda Ka verso la terra; si è indrizzata la stessa verso il Sole affinché fosse così abbagliata e quindi poi farle ritrovare la Terra: il controllo ha avuto esito positivo.
[b]16 marzo[/b]
Kepler è a più di un milione di chilometri dalla Terra e ha un movimento di 1km/s.
Si è ancora proceduto alla calibrazione degli strumenti focalizzando il lavoro sul sistema d’accoppiamento della luce sulle fotocamere digitali.
Tutti i dati giungono a terra mediante il sistema di comunicazione in Banda Ka, ad una velocità di trasmissione dati di 3,44 milioni di bit/secondo.
[b]18 marzo[/b]
Si procede colla calibrazione del sensore CCD, anche questo al buio poiché è ancora chiuso il portello anteriore; curiosità è tale la sensibilità del CCD che una piccola quantità di luce è riuscita ad essere rilevata.
Le calibrazioni da effettuare sono una serie di quattro; quando saranno terminate si potrà passare all’apertura del portello.
[b]20 marzo[/b]
Kepler è a 1,5 milioni di km dalla Terra; a tale distanza un comando inviato dal controllo missione impiega 10 secondi per raggiungere il telescopio, ed altrettanti per tornare a Terra.
Un punto importate dell’analisi dei dati della taratura dello strumento riguarda la temperatura degli stessi, perché col portello ancora chiuso questa è più alta rispetto quella operativa a portello aperto.
Per esempio il Correttore Schmidt si trova attualmente ad una temperatura di -30 gradi Celsius e lo specchio primario sul retro del telescopio è a -11 gradi centigradi.
Il piano focale del CCD è stato mantenuto nella sua temperatura di funzionamento a -85 gradi Celsius per ridurre al minimo il rumore del rivelatore.
Le rilevazioni sono tutte soddisfacenti.
[b]23 marzo[/b]
Attimo di tensione al controllo missione: la sonda è entrata in modalità provvisoria.
Tale procedura automatica scatta se il fotometro dello strumento si dovesse trovare in direzione del sole; per salvaguardare il sensibilissimo apparato la sonda spegne tutti i sui strumenti di rilevamento mentre i sensori comandano il riallineamento della stessa.
[b]26 marzo[/b]
Il problema della modalità provvisoria è risolto felicemente.
Le valutazioni sulla calibrazione di tutti gli strumenti hanno dato esito positivo e non si rende necessario alcun test ulteriore.
Il prossimo passo sarà il rilascio del portello anteriore per far entrare la sonda nella sua fase operativa.
[b]30 marzo[/b]
E’ stato rilasciato un comunicato circa l’imprevista modalità provvisoria di sette giorni fa.
La corretta posizione di Kepler colla quale l’antenna ad alto guadagno è sempre correttamente puntata verso la Terra è mantenuta mediante un sistema aggiornato 10 volte al secondo; qualora questo sistema, che è periodicamente aggiornato dal controllo di terra, abbia uno scostamento di solo un decimo di secondo il computer valuta la cosa come un segnale errato e si pone in modalità provvisoria attendendo nuovi ordini.
Ci vorrà qualche giorno per far sì che tutto è pronto per procedere con la messa, a punto definitiva del sistema; il prossimo grande passo sarà rilascio della copertura anteriore del telescopio.
[b]2 aprile[/b]
Il fotometro è stato acceso.
Anche se in posizione di Standby, con lo strumento puntato al polo nord dell’eclittica, tutto è pronto per rendere operativo lo “scopritore di pianeti”.
[b]7 aprile[/b]
Un comando da terra ed un filo ha bruciato la cerniera della copertura anteriore.
Kepler è finalmente libero di osservare lo spazio.
Le prime immagini delle stelle saranno ancora utilizzate come prova per gli ingegneri di Terra ma finalmente il sofisticato strumento inizia a catturare immagini stellari.
[b]8 aprile[/b]
L’apertura del portello anteriore di Kepler ha provocato un lieve contraccolpo laterale, il controllo d’assetto è subito entrato in funzione riportando il velivolo spaziale nella corretta posizione.
I primi dati giunti a terra riguardano il calo della temperatura degli strumenti, poi tutti i sensori hanno iniziato a trasmettere dati; quando le prime immagini saranno elaborate e l’acquisizione delle stesse sarà operativa la prestazione dovrebbe essere paragonabile a quella di Hubble.
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