ISS Daily Report – Mercoledì 15 Aprile 2009
Mike Barrett ha eseguito la sua prima sessione dell'esperimento CCIS (Cardiovascular & Cerebrovascular Control on Return from ISS). L'esperimento si propone di studiare gli effetti dell'assenza di gravità, sul cuore e sulle funzioni dei vasi sanguigni che alimentano il cervello umano. Comprendere infatti le dinamiche dei cambiamenti a gravità zero, potrebbe nel prossimo futuro aiutare a sviluppare risposte adeguate a fronteggiare i problemi di deambulazione quando si rientra a Terra, dopo lunghi viaggi spaziali.
All'interno di KIBO, Wakata ha eseguito diverse riprese fotografiche del portello del CBEF (Cell Biology Experiment Facility) che era i posizione aperta e che comunque presenta dei problemi quando si tenta di chiuderlo completamente. Le fotografie serviranno agli specialisti giapponesi di Tsukuba per gli approfondimenti del caso.
Come da programma tutto l'equipaggio ha eseguito le rispettive 2 ore di esercitazioni fisiche (più altri 30 min al termine, per le personali abluzioni). Esercitazioni che impiegano varie attrezzature quali:
* TVIS tapis-roulant
* ARED attrezzatura multiruolo
* VELO con imbragatura elastica e carichi variabili
* CEVIS ergometro: CEVIS al momento presenta ancora l'anomalia delle indicazioni sbagliate dei carichi, pertanto momentaneamente si usa TVIS in sostituzione.
Alle 1:30 pm EDT, Wakata ha condotto la periodica verifica per le comunicazioni di emergenza sulla banda VHF. Si tratta di prove di trasmissione di emergenza che hanno comportato il contatto con il centro HUSTON, Mosca, Eurocom Monaco e JCOM/Tsukuba. L'intento del test è di verificare la qualità dei segnali radio i relativi link e tenere in esercizio l'equipaggio.
In “serata” prima del periodo dedicato al sonno, Gennady ha condotto una sessione del programma MBI-16 VZAIMODEJSTVIE. In questo caso di tratta di un software orientato al comportamento e agli aspetti spicologici della vita in comune. L'intenzione, per quanto possibile da un software, è di testare con specifici questionari il lavoro di gruppo, le capacità di interazione tra equipaggi “multiculturali” sulle lunghe missioni.