Il JPL al lavoro sui problemi di Spirit

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

A Pasadena i tecnici sono al lavoro per cercare di identificare le cause di alcuni problemi al rover Spirit che si sono manifestati nelle ultime settimane.

Venerdi scorso, dopo 3 giorni di funzionamento regolare, Spirit ha avuto un episodio di "amnesia". Con questo termine si indica l'incapacita' temporanea di registrare dati nella memoria di tipo flash, ove vengono conservati anche in caso di mancanza di energia. Negli ultimi 10 giorni si sono verificate 3 "amnesie", piu' una risalente al 25 gennaio.
Inoltre, il giorno dopo, ovvero sabato 18, Spirit ha effettuato un riavvio del suo computer, come gia' una settimana prima. Al momento non e' stata trovata una relazione fra i due eventi.

Dopo l'ultimo reboot Spirit ha operato in modo autonomo e regolare, ma da Terra si cerchera' di riassumerne il controllo per effettuare le opportune diagnostiche. La preoccupazione dei tecnici e' mitigata dal fatto che il rover si trova in buone condizioni per quanto riguarda l'energia disponibile e la temperatura, ed ha risposto correttamente in tutte le sessioni di comunicazione dell'ultima settimana.

Sin qui l'indagine si e' focalizzata sul disco dell'antenna ad alto guadagno e sul supporto della telecamera, che sono stati movimentati (con pieno successo) nell'intento di capire se un problema meccanico ad uno di questi elementi potesse essere alla base dei fenomeni di amnesia e di riavvio.
Escluse queste cause, si cerchera' di approfondire il problema in modo da definire con precisione quali siano le effettive attuali capacita' operative di Spirit, in modo da poterlo impiegare al meglio in futuro.

Ad esempio, se la memoria flash dovesse essere giudicata inaffidabile, si potrebbero ridisegnare le procedure in modo da usare i 128 megabytes di RAM del rover, che sono disponibili sino a quando esso rimane attivo e "sveglio" prima del successivo evento di perdita di contatto con il controllo missione.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017