Il cuore di GOCE inizia a battere

Tre settimane dopo la messa in orbita, il cuore tecnologico di GOCE, un gradiometro di altissima sensibilità, è entrato in attività e ha iniziato a inviare a Terra i primi dati. Lo strumento è stato costruito appositamente per fare misure estremamente accurate del campo gravitazionale terrestre, obiettivo specifico della missione GOCE. L’Electrostatic Gravity Gradiometer è sensibile a variazioni di lunghezza di circa l’un per cento di un Angstrom (circa il diametro di un atomo). È in grado di sentire il campo gravitazione della Terra attraverso un insieme di “masse campione”, con cui determinare variazioni di valore, direzione e verso della accelerazione di gravità. È la prima volta che la tecnologia del gradiometro trova impiego nello spazio.

“Siamo molto soddisfatti dei dati che il gradiometro ci sta inviando dal momento in cui è stato acceso”, ha dichiarato Danilo Muzi, project manager della missione GOCE, la prima della serie di satelliti Earth Explorer dedicati all’esplorazione della Terra.  Con l’accensione del gradiometro, GOCE ha inizato a operare a pieno regime. Tutti i sistemi di bordo, infatti, sono in attività, compreso il sofisticato sistema di propulsione elettrica a ioni regolarmente operativo dalla scorsa settimana. Sono iniziate anche le operazioni di calibrazione del satellite e dei suoi strumenti.
Per percepire le benché minime variazioni del campo gravitazionale terrestre, GOCE orbita in condizioni di perfetta stabilità e a distanza ravvicinata dalla Terra, a circa 270 chilometri dal suolo. Una caratteristica che lo rende il satellite dell’ESA che vola più basso.

GOCE è stato lanciato lo scorso 17 marzo dallo spazioporto di Plesetsk, 800 chilometri a nord di Mosca, a bordo del lanciatore Rockot. Il satellite è stato costruito da 45 aziende europee guidate da Thales Alenia Space. Lo scopo della missione è realizzare la prima, dettagliata mappa del campo gravitazionale terrestre. Con il contributo di altre missioni di osservazione della Terra come ENVISAT e COSMO Sky-Med, la mappa aiuterà gli scienziati a misurare con precisione il livello dei mari e comprendere meglio la circolazione oceanica, fattore determinante per il clima terrestre.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.