Site icon AstronautiNEWS

Fissata la data di lancio per Herschel e Planck

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Dopo gli ultimi controlli portati a termine nelle scorse settimane, l’Agenzia Spaziale Europea ESA e la società di lancio Arianespace hanno concordato la data di lancio per il telescopio Herschel ed il satellite Planck. Il lancio è previsto per il 6 maggio prossimo, attraverso il lanciatore pesante Ariane 5 dal cosmodromo europeo di Kourou, in Guiana francese.

I due payload sono già in Guiana, dove negli scorsi giorni sono continuati i controlli incrociati alla documentazione di Herschel, attraverso un team indipendente di esperti sotto la guida dell’Ispettore Generale di ESA e di Arianespace. I controlli erano riferiti ai margini di sicurezza degli sforzi al lancio, condizione più gravosa per la struttura ed il payload dei due satelliti. Essi si erano resi necessari per essere sicuri del comportamento al lancio dello specchio primario di Herschel.

Herschel avrà una massa al lancio di circa 3400 kg, mentre Planck di 1900 kg. Verranno immessi in traiettoria di fuga attraverso l’upper stage del lanciatore, che produrrà spinta per 17 minuti e consentirà ai due veicoli spaziali, una volta rilasciati, di proseguire su due traiettorie distinte in modo autonomo e di raggiungere, con un viaggio di circa 1 mese, il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole.

Herschel studierà l’evoluzione delle stelle e delle galassie, attraverso lo specchio primario di 3.5 metri di diametro. Planck invece si occuperà di misurare con alta risoluzione angolare ed elevata accuratezza la radiazione cosmica di fondo nelle frequenze nelle microonde, per lo studio dell’origine dell’universo. Attraverso lo studio dell’anisotropia della radiazione cosmica, ossia della variazione spaziale della sua intensità, sarà infatti possibile studiare gli eventi primordiali di zone dell’universo a noi lontanissime.

ASI è responsabile di uno dei due strumenti scientifici, LFI (Low Frequency Instrument) a bordo del satellite Planck.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Exit mobile version