Secondo i risultati di un nuovo [url=http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/106/4/1159]studio[/url] finanziato dalla NASA, un giovane astronauta in ottima forma, che trascorre sei mesi sull'International Space Station, al suo ritorno sulla Terra avrà il proprio apparato muscolare in condizioni paragonabili a quelle di un ottantenne.
Questo lavoro, pubblicato sul numero di Aprile dell'organo ufficiale dell'American Physiological Society, “The Journal of Applied Physiology”, ha preso in esame nove astronauti americani e russi che hanno trascorso circa sei mesi sulla Stazione Spaziale, i quali hanno tutti avuto accesso alle attrezzature ginniche della Stazione seguendo lo specifico programma di mantenimento fisico.
I ricercatori hanno misurato il volume del muscolo della gamba con la tecnica non invasiva della [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Imaging_a_risonanza_magnetica]Magnetic Resonance Imaging (MRI)[/url] e la performance muscolare con dei dinamometri, prima del lancio ed ancora, al ritorno sulla Terra degli astronauti. Parimenti, sono state fatte delle biopsie ai muscoli dei polpacci prima e dopo la missione sull'ISS.
Utilizzando i diari delle attività degli astronauti e i video, i ricercatori hanno stimato che gli astronauti si sono sottoposti mediamente ciascuno all'equivalente di 50 minuti di attività aerobica e 30 minuti di training di resistenza al giorno. Evidentemente tutto ciò non è stato sufficiente, visto che al rientro sulla terra dei soggetti, essi avevano evidenziato una perdita di circa il 13 % della massa muscolare e del 20 – 29 & della performance muscolare.
Secondo Scott Trappe, professore presso la Ball State University, ed autore principale dello studio, le modalità di esercizio degli astronauti in orbita sono corrette, ma sono necessari dei macchinari che forniscano una maggiore intensità.