AGILE cattura raggi gamma mai visti

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

È un piccolo satellite, AGILE, eppure capace di grandi cose. Questo telescopio tutto italiano dedicato all'astrofisica dei raggi gamma, realizzato grazie alla collaborazione tra ASI, INAF e INFN, è riuscito per la prima volta a catturare uno dei fenomeni più potenti dell'Universo, ipotizzato da decenni dagli scienziati, ma mai osservato prima. I sofisticati rivelatori al silicio di AGILE hanno infatti individuato per la prima volta l'emissione di radiazione gamma prodotta dai venti di collisione di un sistema stellare binario, lo scontro delle immani masse di gas generate da una coppia di stelle che orbitano una attorno all'altra. Un evento cosmologico paragonabile alle più  violente perturbazioni che avvengono sul nostro pianeta.

La sorgente del fenomeno è una super-stella, chiamata Eta Carinae, la stella più massiccia della nostra galassia. Un’ipergigante blu avvolta nelle polveri, candidata a esplodere in supernova nel giro di qualche migliaia di anni. Eta Carinae ha una massa pari a circa cento volte il nostro Sole e “rigurgita” nello spazio l’equivalente di un pianeta Terra a settimana. Quando questo flusso immane di materia si scontra, a velocità ultrasoniche, con quello prodotto dalla sua stella compagna, ecco che si genera quella che gli astrofisici chiamano una “wind-wind collision”: l’impatto fra due correnti di venti stellari che viaggiano a migliaia di chilometri al secondo. “Gli esiti sono analoghi a quelli che si verificano in un acceleratore di particelle”, spiega Marco Tavani, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica e responsabile scientifico di AGILE.

Dallo shock della collisione ha origine l'emissione della radiazione gamma anche se finora l'emissione era stata solo ipotizzata. Ora AGILE, grazie al suo sensibilissimo tracciatore al silicio chiamato GRID (Gamma Ray Imaging Detector), ha fornito finalemente la prima conferma sperimentale di questo violentissimo fenomeno. L'importante risultato verrà pubblicato prossimamente su The Astrophysical Journal Letters. Proprio in occasione dei festeggiamenti per il secondo anniversario della missione.

Realizzato interamente in Italia dagli istituti scientifici e da un consorzio industriale con Carlo Gavazzi Space, Thales Alenia Space, Rheinmetall Italia, Telespazio, Mipot, AGILE  è stato lanciato in orbita il 23 aprile 2007. "Da allora ha compiuto oltre 10mila orbite attorno alla Terra – dice Marco Tavani – regalandoci soddisfazioni sempre maggiori. E ora che e' ben calibrato, poi, ogni giorno ce n'è una. Per celebrare il suo secondo compleanno, abbiamo organizzato un convegno scientifico, a Milano, dal 22 al 23 aprile. Scoprire per primo questa radiazione gamma che da decenni tutti cercavano, però, e' la sorpresa più bella che Agile poteva farci in questi giorni”.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.