STS-119 FD10 Il Presidente Obama chiama gli astronauti dell’ISS
E' stato un giorno importante questo, per gli equipaggi del Discovery e dell'ISS. Infatti, pur non essendo essi impegnati in EVAs o in attività robotiche particolari, hanno avuto un importante appuntamento come PR.
Il Presidente americano Barack Obama, che stava ospitando degli studenti ed alcuni membri del Congresso ha chiamato i due equipaggi, quello dello shuttle, il Comandante Lee Archambault, il pilota Dominic "Tony" Antonelli, John Phillips, Sandra Magnus e gli spacewalkers Steven Swanson, Joseph Acaba and Richard Arnold e quello dell'Exp. 18 composto dal Comandante Fincke, e dai flight engineers Yury Lonchakov and Koichi Wakata che si erano raccolti per l'occasione nel nodo Harmony.
Il Presidente parlato agilmente con gli astronauti relativamente alle loro varie attività spaziali e congratulandosi con loro per il successo della missione di assemblaggio.
La chiamata è avvenuta dalla Casa Bianca, mentre l'ISS e lo Shuttle stavano orbitando al di sopra del Sud America, ed il Presidente ha anche riferito agli astronauti i quesiti sia degli studenti che dei politici presenti, dimostrandosi anche interessato alle ricerche svolte sulla Stazione.
Dopo la videochiamata, gli astronauti del Discovery e quelli della Stazione Spaziale Internazionale hanno proseguito i loro preparativi per l'undocking previsto per il FD11, trasferendo le tute spaziali ed altro materiale sullo Shuttle e prendendosi il pomeriggio di riposo prima delle importanti operazioni del giorno seguente.
Alla vigilia dell'undocking, gli astronauti hanno trasferito il 78 percento del materiale e dei campioni scientifici dalla Stazione allo Shuttle per il loro rientro sula Terra, i campioni più critici, ovvero i campioni biologici congelati e 4-5 litri di acqua proveniente dal nuovo sistema di riciclo dell'urina dell'ISS, verranno trasferiti il giorno dell'undocking.
Normalmente l'equipaggio di uno Shuttle in visita all'ISS, terminati i trasferimenti di materiale, chiude i portelli fra i due veicoli il giorno prima del distacco, per non ingolfare il giorno della partenza di troppi impegni. Tuttavia, per proteggersi da ritardi legati alle condizioni meteo, i managers della NASA questa volta, hanno deciso di attendere fino all'ultimo minuto prima di acconsentire alla chiusura dei portelli al fine di salvaguardare l'integrità dei campioni congelati.
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