Possibili ritardi Constellation e ipotesi di rinvio pensionamento STS
Si susseguono le indiscrezioni che trapelano cercando di ipotizzare i futuri piani NASA in attesa della nomina del nuovo vertice dell'Agenzia e con esso la definizione dei programmi per i prossimi anni.
Per quanto riguarda il Constellation nei prossimi mesi è probabile una revisione completa del calendario sino alla IOC (Initial Operational Capability) di Orion con ipotesi che spaziano fra ritardi compresi dai 6 ai 18 mesi fino ad arrivare alla cancellazione del lanciatore Ares I e il prolungamento di 2 anni della vita della navetta americana.
Attualmente non ci sono decisioni chiare sulle possibilità future in quanto l'ultima parola spetterà alla nuova Amministrazione in concerto con la Presidenza Obama ma rispetto alla data attuale di IOC prevista per il marzo 2015 e la FOC (Full Operational Capability) un anno dopo, in alcuni dipartimenti coinvolti nel progetto la confidenza nel riuscire a raggiungere tale data è esplicitamente considerata al "zero percento di confidenza".
Il ritardo accumulabile è così attualmente considerato compreso fra i 6 e i 18 mesi. Le cause non sono prettamente di finanziamenti, problema sorto profondamente negli ultimi anni, ma soprattutto di coordinazione fra i vari gruppi di lavoro (Orion, Ares, Ground…).
I problemi sorti, soprattutto con il lanciatore, hanno fatto posticipare alcuni test e alcune fasi di sviluppo provocando ritardi sull'intero programma, ad esempio sul LAS o sull'upper stage i test sono stati rinviati di mesi per i continui cambiamenti alla configurazione della capsula provocati da variazioni delle richieste NASA al contractor Lockheed Martin.
La serie di incontri che inizieranno nei prossimi mesi avranno come scopo ultimo il riallineamento fra le date e i requisiti dei vari dipartimenti cercando di mantenere la data attuale di IOC al 2015. Attualmente questa possibilità viene considerata di bassa probabilità senza una ulteriore iniezione di finanziamenti.
Il problema principale in valutazione, come conseguenza diretta dei possibili ritardi, rimane il gap fra la fine del programma Shuttle e l'inizio operativo del Constellation.
Fra le varie ipotesi prese sempre più in considerazione c'è un ritorno in carreggiata, provocato da requisiti mutati per divenire "man rated" negli ultimi mesi, dei vettori EELV (Delta IV Heavy e Atlas V Heavy), con la possibilità di utilizzare la capsula Orion nei tempi previsti e l'ulteriore vantaggio di liberare il Marshall Space Flight Center (MSFC) dalla progettazione di Ares I concentrandosi da subito su Ares V.
L'altra ipotesi è quella di incentivare ulteriormente SpaceX nello sviluppo di Dragon andando a coprire come mezzo di trasporto completo il gap, su questa ipotesi però sono molti i dubbi sull'affidarsi completamente ad una compagnia così giovane per il trasporto di astronauti.
Il terzo tassello del quadro è il pensionamento dello shuttle, la scorsa settimana oltre 200 rappresentanti di contractor coinvolti nel programma hanno portato al Congresso una relazione in cui si sottolinea la completa sicurezza e affidabilità attuale della navetta cercando di posticipare il pensionamento della stessa.
I costi di un prolungamento della vita operativa della navetta sono in molti casi contrastanti e non univoci, le differenze fra i possibili scenari sono diverse, ma la maggior parte prevederebbe due navette operative e una mantenuta in stato di "near flight ready".
Per proteggere tale eventualità, come previsto dalla "legge Nelson" degli scorsi mesi, al MAF, dove si costruiscono gli ET, sono già iniziati i lavori di costruzione di alcune componenti che andrebbero a interessare gli ET attualmente non previsti dal calendario shuttle (STS-135, STS-136 e STS-137).
Se l'estensione fosse finanziata lo stabilimento sarebbe quindi in grado di fornire l'hardware necessario per la costruzione di ulteriori serbatoi esterni per la navetta come previsto dalla legge dello scorso autunno.
La data ultima prevista per la decisione definitiva è la fine di Aprile, è però possibile, proteggendo alcuni fornitori, posticiparla probabilmente fino all'estate, in attesa della nuova Amministrazione.
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