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DSCO (Triana) verso una missione?

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Nell'Ottobre del 1998, l'allora VicePresidente degli USA, Al Gore, propose la costruzione di un satellite da porre nel Punto di librazione L1, tra il Sole e la Terra, con l'idea di orrervare costantemente la faccia della Terra esposta al Sole, riprendendone la superficie e porre le immagini raccolte immediatamente in Internet.
La proposta fu accolta e la NASA fu autorizzata al progetto, il satellite fu battezzato: Deep Space Climate Observatory (DSCO o DSCOVR), altrimenti conosciuto come Triana o Goresat.
Il lancio del satellite era stato programmato per una missione dello Shuttle, dalla cui stiva, Triana avrebbe dovuto essere lanciato da uno stadio di perigeo a propellenti solidi.
La missione fu sospesa e poi annullata negli anni 1999 e 2000, dopo una campagna di critiche, essa veniva infatti largamente considerata "politica e mediatica", con scarsi risvolti scientifici.
Il satellite era già stato in larga parte costruito, per cui fu posto in stato di ibernazione, in un apposito sito al Goddard Space Flight Center , Greenbelt, Maryland.
Ora uno studio congiunto della NASA, dell'USAF e della NOAA ha dato luogo ad una proposta per il recupero del satellite, che potrebbe svolgere una missione scientifica, continuando gli studi sul vento solare dei satelliti Advanced Composition Explorer (ACE) e Wind.
Questi ultimi sono operativi nel punto L1, rispettivamente da 11 e da 14 anni.
Negli scorsi mesi, il satellite è stato testato e trovato in buone condizioni, da cui la proposta di riutilizzo.
Se ci sarà l'approvazione politica, il satellite verrà ristrutturato e potrebbe essere lanciato nel 2013 con un vettore Delta-2 oppure con un Falcon-9.

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