Un incontro al vertice per decidere il futuro dell’esplorazione robotica e umana del sistema Solare, e in particolare le possibilità di un ritorno dell’uomo sulla Luna. È quello che ha visto coinvolti i rappresentanti di dieci agenzie spaziali di tutto il mondo, tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana, riuniti tra il 10 e il 12 marzo a Yokohama, in Giappone, sotto l’insegna dell’International Space Exploration Coordination Group (ISECG): un gruppo di lavoro costituito nel 2006 da 14 agenzie spaziali per promuovere la cooperazione internazionale per la ricerca di luoghi nel Sistema Solare in cui l'uomo potrebbe un giorno vivere e lavorare.
La riunione, che è stata presieduta dall’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), si è concentrata sui progressi compiuti dall’ultima riunione dell’ISECG tenutasi a Montreal a luglio scorso.
Tra gli altri argomenti affrontati, i rappresentanti delle diverse agenzie hanno identificato tre scenari di esplorazione robotica ed umana della Luna che potrebbero essere realizzati coordinando diversi contributi a livello internazionale. Polar Outpost Mission (avamposto polare), Sortie Mission (missione di breve durata) e Extended Stay Mission (missioni di lunga durata). Tali scenari saranno ora oggetto di ulteriore studio per arrivare a definire le architetture corrispondenti a ciascuno di essi. I tre scenari comprendono sia missioni di breve durata che di soggiorno prolungato, dirette verso qualsiasi punto della Luna, sia missioni di lunga durata (fino a sei mesi) in un avamposto situato in uno dei poli. Due degli scenari comprendono anche lo sviluppo e il posizionamento di infrastrutture nello spazio. Essi sono il risultato del lavoro di un working group dell’ISECG creato a luglio 2008 dove le agenzie partecipanti hanno condiviso piani, obiettivi e punti di vista sull’esplorazione lunare.
Il primo scenario (Sortie Mission ) prevede uno o più voli di breve durata verso qualunque punto della Luna, basate su un lander che consenta agli astronauti di condurre campagne di ricerca fino a 7 giorni.
Il secondo scenario (Extended Stay), è una estensione del precedente, e prevede il pre-trasporto sulla Luna di elementi che consentano di estendere la missione trasformandola in una permanenza di media durata.
Il terzo scenario (Polar Outpost Mission) prevede la costruzione, presso uno dei poli, di elementi che consentano una presenza continua sulla Luna, con presenza umana fino a 180 giorni. In questo avamposto si potrebbero effettuare esperimenti scientifici già durante la fase di costruzione e dopo il completamento, consentendo di acquisire l’esperienza necessaria per sviluppare i sistemi e le capacità per una futura missione verso Marte.
Oltre all’ASI e alla JAXA, hanno partecipato alla riunione rappresentanti delle seguenti agenzie: BSNC (Regno Unito),CNES (Francia), CNSA (Cina), CSA (Canada). DLR (Germania), ESA (Europa), KARI (Corea del Sud), NASA (Stati Uniti). Sono inoltre membri dell’ISECG anche ISRO (India), che era presente con un osservatore, CSIRO (Australia), NSAU (Ucraina), Roscosmos (Russia).
Durante l’incontro, l’ ISECG ha tra l’altro pubblicato il rapporto 2008, che descrive le attività del gruppo e un riassunto dei risultati conseguiti dalle varie agenzie partecipanti nel campo dell’Esplorazione nell’ultimo anno.