STS-125/STS-400 verso un lancio da un unico pad

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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L'annuncio dovrebbe arrivare nel corso della settimana ma è ormai altamente probabile che la decisione sull'utilizzo di uno o due pad di lancio per la missione STS-125 e la relativa eventuale missione di soccorso converga verso un'unica rampa per entrambe, liberando la rampa 39B per il programma Constellation e in particolare per il primo lancio Ares I-X.
Questo programma permette di non rimandare il lancio del primo test di Ares I a Ottobre ma rimanda di alcune settimane quella di STS-125 per poter preparare STS-125 e STS-400 alternativamente su un unico pad.
Per quanto i rischi di rinvio per STS-125 siano ora esclusivamente legati alla effettiva disponibilità del ricambio da installare su Hubble per la data prevista a Maggio, se questo non dovesse avvenire la missione STS-127 passerebbe automaticamente a Maggio nello stesso slot.
Dopo il rinvio dello scorso autunno per i problemi avuti improvvisamente al telescopio e il riassesto del calendario susseguente per prendere tempo e cercare di avere il pezzo disponibile si è arrivati alla necessità di dover spostare ulteriormente il lancio di Ares I-X per avere disponibile il secondo pad per l'eventuale lancio di soccorso di STS-400.
Se nel primo tentativo dello scorso ottobre si era prediletto uno scenario "pad to pad" per una maggiore flessibilità, in questo caso con le problematiche relative al lancio di Ares I-X è probabile si opterà per l'opzione "single pad" anche se molto più delicata in tempistiche e preparazione.
Il piano nei dettagli prevede prima il rollout di STS-400 sul pad 39A per la preparazione e soprattutto per l'imbarco dei propellenti ipergolici, appena terminata questa fase di un paio di settimane l'orbiter effettuerà un rollback nel VAB per lasciare spazio a STS-125 che seguirà un processing tradizionale.
Nel caso di necessità di LON il rollout avverrà appena possibile per effettuare il lancio di soccorso dai 7 giorni dal lancio di STS-125.
Questa procedura per la necessità di non poter effettuare l'approntamento all'esterno in contemporanea per entrambe le missioni comporta un ritardo nel lancio di STS-125 di 14 giorni.
Per quanto riguarda Atlantis e la missione STS-125 nel caso dopo l'ispezione iniziale fosse rilevata la necessità di una missione di soccorso si passerebbe alla modalità di conservazione estrema (i propellenti criogenici per la produzione energetica sono la risorsa più stringente), sul genere di quella applicata durante Apollo 13 e si prevede una possibilità di sopravvivenza fino a 25 giorni di missione (eventualità si verificasse l'insorgere di problemi solo durante l'ultima ispezione prima del rientro, ovvero estensione da FD10 a FD25).
Altro fattore che ha portato ad una positività nella scelta di questo scenario è la drastica riduzione di detriti liberatisi nelle ultime missioni dal serbatoio alla partenza, considerati insieme agli MMOD il maggior pericolo.
Se si passasse alla modalità d'emergenza la maggior parte dei sistemi sarebbero disattivati, in particolare: assetto, raffreddamento (acqua, freon e radiatori) e Fuel Cell al minimo (per le quali in queste condizioni non sono pienamente certificate).
La capacità di lancio della STS-400 è passata dai 3 giorni successivi alla "chiamata" per lo scenario "pad to pad" ai 15 giorni dopo il lancio della missione principale del "single pad".
Per poter scegliere di optare a questo scenario in piena sicurezza sono analizzati diversi fattori quali eventuali scrubs della missione di soccorso, danni al pad ecc.
In particolare si è visto che l'88% delle missioni ha un ritardo al lancio inferiore ai 6 giorni (92% in 7 giorni), lo scrub più lungo è stato di 6 mesi (STS-35), un pad abort (dopo l'accensionde degli SSME) porterebbe a 21 giorni di ritardo al lancio, il 95% dei tentativi di lancio avvengono entro 11 giorni considerando sia i problemi dovuti al meteo che non, il 99% dei lanci avviene entro 6 giorni per motivi meteo.
La chiamata per la missione di soccorso può avvenire nei giorni FD4, FD10 e FD11.
Per il soccorso sono previsti 2 giorni perchè la seconda navetta raggiunga Atlantis e un giorno per il trasferimento dell'equipaggio fra gli orbiter (da completare non più tardi del 25° giorno di missione).
L'ultima questione analizzata è il tempo di deumidificazione della stiva di carico della STS-400 che soggiornando nel VAB non può avere un ambiente controllato e per il lancio è necessaria una percentuale di umidità al di sotto del 60%. Il valore dovrebbe essere raggiunto anche con il programma attualmente previsto, magari con l'aiuto di attrezzatura da installare temporaneamente nella stiva.
Dal momento dovesse essere ufficializzata la scelta delle operazioni single pad (entro questa settimana), le modifiche alla rampa 39B inizierebbero immediatamente passando definitivamente al programma Constellation.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.