La sonda NASA Messenger ha completato oggi con successo la prima parte di una manovra di spazio profondo (DSM, Deep Space Maneuver), generando con l'apparato propulsivo il 90% della variazione di velocità richiesta nella manovra che porterà la sonda verso il prossimo – e terzo – gravity assist sul pianeta Mercurio, a settembre 2009. L'accensione del sistema bipropellente della sonda per 4.5 minuti ha provveduto ad aumentare la velocità di Messenger, relativa al sole, di 219 m/s, raggiungendo una velocità eliocentrica di 30.99 km/s.
La sonda era ad una distanza di 237.9 milioni di km dalla terra quando è stato dato il comando di accensione del sistema propulsivo, dal laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University (Md, USA). Le antenne californiane del Deep Space Network della NASA hanno conseguentemente confermato il cambio di velocità della sonda.
Il rimanente 10% del DeltaV sarà generato dal propulsore l'8 dicembre prossimo, completando la deep space maneuver e aumentando in totale la velocità eliocentrica di 247 m/s. Dopo il gravity assist su Mercurio a settembre 2009, una ulteriore e ultima deep space maneuver consentirà di portare Messenger nella traiettoria definitiva per l'inserzione in orbita di Mercurio (MOI, Mercury Orbit Insertion), prevista per il 18 marzo 2011. In questa data Messenger sarà il primo veicolo spaziale ad orbitare attorno al pianeta più vicino al Sole.
La missione Messenger è stata lanciata il 3 agosto 2004 ed ha già effettuato un EVVMM GA (Earth, Venus, Venus, Mercury, Mercury) gravity assist. L'ultimo e prossimo GA su Mercurio il 29/9/2009 e la conseguente DSM consentiranno quindi la MOI nel 2011.