La sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA ha completato con successo i test di routine in camera termovuoto, necessari per validare il veicolo spaziale all'ambiente in cui quest'utimo si troverà ad operare. Questa procedura, che fa parte delle cosiddette "milestones" o pietre miliari di un progetto spaziale, conclude i test ambientali della sonda lunare, portati a termine nelle facilities del Goddard Space Flight Center a Greenbelt (Md,USA).
Lo scopo della sonda sarà quello di mappare la superficie lunare attraverso i suoi sette strumenti scientifici imbarcati, al fine di incrementare le conoscenze della topografia del nostro satellite naturale, delle condizioni di illuminazione, delle composizioni mineralogiche e delle risorse naturali. Queste informazioni saranno fondamentali anche alla luce della scelta del luogo dei futuri allunaggi delle missioni lunari umane del programma NASA Constellation, previste per la fine della prossima decade. L'orbita operativa di LRO sarà una LLPO (Lunar Low Polar Orbit) ossia un'orbita bassa polare, ad una quota di circa 50 km dalla superficie.
I test in camera termovuoto conclusi in questi giorni hanno sottoposto la sonda a condizioni di vuoto e di temperature estreme, testando l'adattamento del sistema termico ai forti stress termoelastici dovuti alle repentine variazioni di temperatura nello spazio, che ogni veicolo spaziale incontra nella sua vita operativa. I test sono durati circa 2500 ore, delle quali 600 in condizioni di vuoto.
All'inizio dei test sono state effettuate delle verifiche al centro di massa della sonda con dei test di spin, mettendo in rotazione il corpo e valutandone le caratteristiche inerziali, e dei test di vibrazione che simulano le fasi di decollo. Fondamentali sono stati inoltre i test acustici, in cui la sonda è stata sottoposta alle vibrazioni intense indotte dal rumore in fase di lancio, ed i consueti test di compatibilità elettromagnetica.
All'inizio del nuovo anno, LRO verrà trasferita al Kennedy Space Center in attesa del lancio, previsto per il 24 aprile 2009 con un Atlas 5.